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La fase 2 negli impianti sportivi municipali: il Campidoglio è pronto a prorogare le concessioni

Roma Capitale sta predisponendo un pacchetto di misure per aiutare i gestori d’impianti sportivi pubblici. Diario: "Per le palestre scolastiche abbiamo proposto anche l'azzeramento dei canoni nel periodo di sospensione delle attività"

Le limitazioni imposte per contenere gli effetti del nuovo Coronavirus hanno avuto effetti devastanti sul settore sportivo. Per quanto riguarda gli impianti di proprietà pubblica, oltre 150 nella Capitale, a metà aprile era stato stimata una perdita di 45 milioni di euro

Le palestre scolastiche

A farne le spese sono anche le realtà che gestiscono gli impianti sportivi municipali, ovvero le palestre scolastiche che in orario pomeridiano e serale fanno svolgere attività fisica. Per loro il danno calcolato, ormai due settimane fa, era di circa cinque milioni e mezzo di euro. Per correre ai ripari i loro gestori hanno avanzato specifiche richieste al Campidoglio.

Le richieste dei concessionari sportivi

“Abbiamo scritto anche al presidente del CONI Lazio per chiedere , come fatto a Napoli con il CONI Campania, di supportare le nostre proposte” ha fatto sapere Claudio Ortale, coordinatore romano degli osservatori sportivi scolastici municipali. Tra le richieste inoltrate al Campidoglio, l’azzeramento dei canoni fino al 31 dicembre, la restituzione degli affitti già pagati durante questi mesi di chiusura forzata ed anche “l’adozione  di voucher, destinati alle famiglie, per le attività da svolgere a partire dal prossimo settembre”.

Impianti sportivi a Roma

La ripresa della pratica sportiva non è un tema di scarsa importanza. A Roma infatti sono 310mila le persone che hanno in tasca la tessera associativa d’un impianto di proprietà pubblica. Nel settore poi, che conta 100 concessioni per impianti comunali e 60 per palestre scolastiche, lavorano circa 10.600 persone. Numeri importanti a cui l’amministrazione cittadina è chiamata a dare risposte. E su questo fronte si registrano le prime novità.

Canoni azzerati durante la chiusura degli impianti

Nel corso della commissione Sport svoltasi il 29 aprile, i consiglieri capitolini si sono confrontati sul destino degli impianti sportivi. “Già ad inizio aprile avevamo depositato una delibera. Vogliamo modificare il regolamento sugli impianti sportivi. L'obiettivo è di esentare i concessionari delle palestre scolastiche dal pagamento dei canoni per le attività sospese a causa di eventi imprevedibili come l’emergenza Covid – ha dichiarato il presidente di Commissione Angelo Diario – nella seduta del 29 aprile abbiamo  raccolto i pareri favorevoli della Ragioneria e del Dipartimento Sport. Di conseguenza abbiamo inviato la  nostra proposta ai municipi. Per la fine del mese di maggio la delibera arriverà in Aula Giulio Cesare”.

La durata delle concessioni

Anche sul fronte delle proroghe sono previste delle novità. Nella proposta di delibera si propone di modificare il regolamento sugli impianti sportivi “In conseguenza delle gravi ed imprevedibili circostanze causate dal diffondersi dell’emergenza epidemiologica COVID-19”. In forza di questa condizione  “il Municipio competente per territorio può procedere alla modifica della durata di tutti gli affidamenti in corso stabilendone un prolungamento della durata di un anno”. Si tratta di passi in avanti che “non escludono se ne possano fare altri” ha precisato il consigliere Angelo Diario. Le richieste dei concessionari sportivi però sono più stringenti. Il futuro di oltre 10mila lavoratori e di 310mila iscritti, dipende dalle iniziative che, il Campidoglio, riuscirà a mettere in campo entro l'estate. Dopo sarà troppo tardi.

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