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Coronavirus, i lavoratori di Amazon in agitazione: spesa a domicilio e consegne a rilento

La protesta nello stabilimento di Passo Corese, la Filt Cgil: "Postazioni troppo vicine e niente dotazione di dispositivi di protezione individuale"

I lavoratori di Amazon in stato di agitazione. Parte dallo stabilimento di Passo Corese la protesta degli addetti alla logistica del colosso dell’e-commerce che reclamano il rispetto delle misure anti contagio da Coronavirus

I lavoratori di Amazon in stato di agitazione

Alla base dello stato di agitazione dei lavoratori di Amazon le “particolari criticità rispetto al distanziamento delle postazioni di alcuni reparti, la mancata dotazione di tutto il personale, sia diretto che in somministrazione, di dispositivi di protezione individuale per lo svolgimento della normale attività lavorativa e per l’utilizzo dei luoghi comuni, come la mensa, gli spogliatoi e i bagni” spiegano Massimo Pedretti della Filt Cgil e Mihai Popescu di Nidil Cgil Rieti Roma Est Valle dell’Aniene. 

Coronavirus, i lavoratori di Amazon chiedono tutela salute

Mille e duecento circa i dipendenti coinvolti ai quali si aggiungono anche gli interinali. “All’interno dello stabilimento ci sono postazioni che per come pensate e progettate costringono i lavoratori a stare spalla a spalla, anche il mancato scaglionamento delle pause rischia di affollare alcuni ambienti. La sicurezza dei lavoratori deve essere una priorità” , ha aggiunto Pedretti a RomaToday.  

Amazon dunque rallenta e con essa potrebbero farlo consegne di beni e soprattutto di spesa a domicilio: una modalità quest’ultima utilizzata da molti per evitare le lunghe code ai supermercati, tra assalto alle merci e attese date dagli ingressi contingentati. Tuttavia è bene ribadirlo, anche alla luce dell’ultimo decreto, i supermercati resteranno aperti e si potrà fare la spesa. 

Amazon, spesa a domicilio: il ‘prime’ senza finestre disponibili

Intanto il servizio di Amazon Prime Now registra il pienone su tutta Roma. “Tutte le finestre di consegna restanti per oggi e domani – si legge per il quadrante nord della città nel momento in cui scriviamo – non sono attualmente disponibili. Nuove finestre di consegna saranno disponibili a partire da mezzanotte”. E’ così da ieri. 

I lavoratori di Amazon restano in stato di agitazione, “non solo a Passo Corese. Anche nelle filiali di distribuzione come quella di Pomezia gli addetti si sono rifiutati di partecipare al solito briefing: c’era troppo affollamento. La nostra – ha detto Pedretti – è una misura di estrema ratio per sensibilizzare l‘azienda a garantire la massima sicurezza ai lavoratori e la loro integrale tutela della salute”. 

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