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Giornata in memoria delle vittime del Covid. Rocca: “E' una data indelebile”

Nella giornata che ricorda il corteo di camion carichi di bare, bandiere a mezz’asta anche in città. Rocca: “Giorno impresso nella memoria collettiva”

Il 18 marzo del 2020 è una data particolare. E’ quella in cui i camion militari carichi di bare attraversarono Bergamo, in quel momento la città più colpita dall’epidemia. Dal 2021 quella giornata viene celebrata in tutta Italia, in memoria delle vittime del Coronavirus.

Una data indelebile

“La data del 18 marzo 2020 rimarrà indelebile nella memoria degli italiani e del mondo intero -  ha commentato il neopresidente della regione Lazio Francesco Rocca -L’immagine dei mezzi militari che a Bergamo trasportavano le vittime stroncate da un virus allora ancora sconosciuto, racchiuderà per sempre il dramma della pandemia da Covid-19”.

Bandiere a mezz'asta

In occasione del 18 marzo, le bandiere delle regione Lazio e di tutti gli edifici pubblici, come prevede la commemorazione, restano a mezz’asta in segno di lutto.  “Lo smarrimento e l’incertezza iniziali hanno lasciato in breve tempo spazio a una reazione tenace e orgogliosa, fatta di scelte collettive e comportamenti individuali. Lo so bene – ha spiegato Rocca - avendo guidato e vissuto in prima persona lo sforzo della più grande associazione umanitaria a livello globale” vale a dire la Croce Rossa. 

Le condoglianze ai famigliari

A fronte d’un clima di “smarrimento ed incertezza iniziali” Rocca ha contrapposto il ricordo del grandi impegno messo in campo da “ricercatori, scienziati, medici, personale sanitario, pubblici amministratori, militari, forze dell’ordine e volontari” a cui “va tutta la nostra gratitudine”. Alle famiglie invece delle vittime, a nome della regione Lazio, il neogovernatore ha rivolto “le più sincere e sentite condoglianze”.

La data dei primi guariti dal Covid

Restando sulla regione, c’è un’altra data simbolicamente importante vissuta in quella che è stata la fase più critica della pandemia. Il 19 marzo del 2020 è stato il giorno in cui vengono dichiarati guariti i primi casi di Covid. Lo ha ricordato Francesco Vaia, il direttore generale dell’Inmi Lazzaro Spallanzani, ai microfoni dell’ “Inviato speciale” su Rai Radio.Il riferimento è alla coppia cinese, guarita dal virus contratto il 29 gennaio 2020, come successivamente è avvenuto per altri 7600 pazienti curati dallo Spallanzani.  
 

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