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Coronavirus, Coldiretti lancia l'allarme: nel Lazio calo di fatturato per 8 aziende su 10

I dati di un'indagine condotta da FederLazio su 450 aziende, mostrano dati preoccupanti. David Granieri (Coldiretti Lazio): "In forte calo anche esportazione. Subito liquidità alle imprese e riduzione delle tassew.

Un netto calo del fatturato per 8 aziende su 10. E’ questo il primo dato che emerge dalla ricerca condotta da Federlazio, in collaborazione con la Camera di Commercio di Roma, su un campione di 450 società.

Dati allarmanti

L’indagine è stata condotta nei primi sei mesi del 2020. Ed ha dimostrato che oltre un terzo delle aziende intervistata ha subito una riduzione del fatturato importante, superiore al 30%. In questo periodo,che ha visto la metà della piccole medie imprese costretta a ricorrere allo smart working, sono il 7% del campione esaminato è risultato aver registrato dei progressi. “Sono dati allarmanti, soprattutto se teniamo conto del fatto che questo dossier prende in esame il semestre che va da gennaio a luglio, quindi quello antecedente alla nuova impennata dei contagi che sta rendendo necessarie nuove chiusure” ha ricordato il presidente di Coldiretti Lazio, David Granieri.

La preoccupazione

A poco è valso il recupero fatto registrare durante i mesi estivi, legato anche al venir meno delle misure restrittive pensate per arginare il nuovo Coronavirus. Ad oggi il mercato è pervaso da un sentimento di scoramento. “Dal report di Federlazio – ha spiegato Granieri– emerge grande preoccupazione per il futuro, con il 55 per cento delle imprese laziali che prevede un ulteriore calo del proprio fatturato nei prossimi mesi. La seconda ondata di contagi ha gettato nello sconforto le aziende”.

Il crollo delle esportazioni

A pesare, ha sottolineato il numero uno della Coldiretti regionale, è anche il dato sulle esportazioni  che “sono diminuite del 15 per cento verso i mercati extra europei e del 10 per cento verso gli Stati Uniti, che rappresenta il terzo partner ufficiale dell’Italia”. A differenza della prima ondata, in occasione della seconda nel Lazio le misure restrittive sono state più limitate. Ma è difficile che basti questo per risollevare le sorti di aziende che hanno subito, nei primi sei mesi, pesanti perdite del fatturato. 

La proposta di Coldiretti

Dal report emerge che dopo il primo lockdown il 79,5 per cento delle imprese riteneva possibile tornare entro sei mesi ad una situazione di normalità ora però la percezione è molto diversa. Per il 55,9 delle aziende intervistate ci vorranno infatti due anni per ottenere lo stesso risultato. Per migliorare il quadro, Coldiretti ha lanciato una propria proposta “E’ necessario il rilancio del tessuto produttivo della nostra regione attraverso investimenti e, prima di tutto - ha sottolineato Granieri -  occorre prevedere la riduzione delle tasse e la sburocratizzazione per dare subito liquidità alle imprese”.

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