Nuova vita per la plastica biodegradabile: il Comune si accorda con il consorzio Biorepack
Approvato lo schema di convenzione con il consorzio di filiera per il trattamento degli imballaggi in bioplastica. Alfonsi: "Iniziativa utile alla valorizzazione delle frazioni recuperabili provenienti dalla differenziata"
La giunta Gualtieri ha approvato lo schema di convenzione con il consorzio di filiera Biorepack, che coprirà i costi per il riciclo dei rifiuti da imballaggio in plastica biodegradabile. Si tratta del primo sistema di responsabilità estesa al produttore per questo genere di rifiuti in ambito europeo.
"Con questa convenzione, che sarà firmata da Ama, Roma Capitale continua a mettere in atto ogni iniziativa utile alla valorizzazione delle frazioni recuperabili provenienti dalla raccolta differenziata cittadina" commenta l'assessora ad Ambiente e Rifiuti. Nel caso specifico si tratta della raccolta degli imballaggi in bioplastica unitamente alla frazione umida dei rifiuti urbani, e il conferimento degli stessi presso gli impianti di trattamento della frazione organica. "Attualmente sono circa 100 mila le tonnellate di imballaggi in bioplastica prodotte in Italia, e le stime di cui disponiamo ci dicono che di queste circa 2000 entrano nel ciclo dei rifiuti romano" spiega l'assessora.
L'appello ai romani
"Se ben differenziato e raccolto, il rifiuto organico rappresenta una grande risorsa che grazie agli impianti di trattamento entra a pieno titolo nell’economia circolare che deve rappresentare l’obiettivo finale del nostro lavoro" prosegue Alfonsi. "Diversamente, se il rifiuto organico contamina le altre frazioni rende quasi impossibile il loro trattamento o recupero e finisce soltanto per aumentare la quantità di rifiuto indifferenziato, la più difficile e costosa da trattare e smaltire. Colgo quindi l’occasione per raccomandare ai cittadini romani di fare la massima attenzione nel separare il rifiuto organico dal resto, ricordando che insieme agli scarti alimentari possono essere inseriti i sacchetti compostabili e le bioplastiche, ad eccezione degli elementi rigidi come piatti e bicchieri".
Come funzionano i consorzi di filiera
Biorepack fa parte del sistema Conai, Consorzio nazionale imballaggi che al suo interno comprende più consorzi, a cui i produttori e gli utilizzatori di imballaggi sono obbligati a partecipare. La finalità è quella di garantire il raggiungimento degli obiettivi globali di recupero e di riciclaggio dei rifiuti di imballaggio nonché il necessario raccordo con l'attività di raccolta differenziata effettuata dalle pubbliche amministrazioni. Partecipano ai consorzi i produttori del bene, utilizzatori del materiale recuperato, e gli eventuali riciclatori. Sono stati istituiti in ambito nazionale al fine di assicurare la responsabilizzazione degli operatori economici, conformemente ai principi di "chi inquina paga" e della responsabilità condivisa.