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Contratto decentrato, prove di dialogo tra il Comune e sindacati

Una partecipata assemblea dei lavoratori ha ottenuto un incontro con il vice sindaco Luigi Nieri. Si riapre il dialogo per provare a superare l'atto unilaterale

Dopo la sorprendente vittoria del no al referendum sul nuovo contratto decentrato, si riapre il tavolo di trattative per migliorare o cancellare l'atto unilaterale che ha riscritto le modalità del conferimento del cosiddetto salario accessorio. Prove di dialogo perché di trattativa vera e propria non si puo' parlare.

Tanti, troppi, i tasselli burocratici che mancano all'appello per poter intavolare una trattativa. Oggi, 10 aprile, dovrebbe andarne a posto uno. Si tratta del coordinatore delle Rsu, figura ritenuta fondamentale dal vicesindaco Nieri per dialogare con i sindacati. Il 'parlamentino' sindacale eletto a inizio marzo dovrebbe rieleggere, salvo sorprese, Giancarlo Cosentino della Cisl. Toccherà poi attendere la nomina del nuovo direttore generale e del nuovo direttore del dipartimento risorse umane.

Così il tavolo di ieri si è trasformato di fatto in un importante occasione per scongelare le parti. A precedere l'incontro una partecipata assemblea fuori dal Campidoglio. A riassumere gli animi dei lavoratori portati in piazza da Usb, Ugl, Cobas, Diccap Sulpl e Usi c'era lo striscione "Roma Capitale disastro unilaterale". "Quando la legge diventa ingiusta la resistenza diventa un dovere" e "Non giocate con noi" si leggeva sui cartelli dei manifestanti. Vigili, lavoratori di biblioteche, asili nido, scuole dell'infanzia e amministrativi e i dipendenti della Roma Multiservizi si sono alternati al megafono per chiedere a gran voce di parlare con il vice sindaco Nieri. E l'incontro alla fine c'è stato.

Chiara la posizione di Nieri. "Il dialogo è aperto ma non possiamo ignorare quello che dice il Mef. Se noi facciamo saltare l'atto unilaterale, dietro poi non c'è più niente. Noi abbiamo una grande amministrazione con 23mila dipendenti che mandano avanti tutti i giorni la città - ha aggiunto - e, quindi, ho un grande rispetto per tutto il personale capitolino. Per questo ho deciso di continuare a pagare il salario accessorio, e al momento possiamo farlo solo attraverso l'atto unilaterale".

Usb, attraverso il segretario della Funzione Pubblica, Roberto Betti, al termine dell'incontro ha spiegato: "L'amministrazione è molto chiusa e arroccata sulle posizioni di Cgil, Cisl e Uil che avevano fatto la preintesa. C'è una disponibilità a riaprire le trattative ma solo una volta che sarà eletto il coordinatore Rsu. Poi ci aspettiamo una immediata convocazione del tavolo dove porteremo il nostro contratto decentrato".

Soddisfazione invece è stata espressa invece dall'Ugl: "Il vicesindaco Luigi Nieri è disponibile a riaprire la trattativa offrendo così una speranza ai lavoratori capitolini. E' stato lui stesso ad ammettere che l'atto unilaterale è per sua natura provvisorio e, quindi, deve essere modificato".

Romolo Bonarota del Diccap Sulpl commenta: "Ancora una volta i dipendenti capitolini in piazza del Campidoglio a cercare di svegliare dal torpore il Sindaco Marino , per fargli riaprire la trattativa sul Contratto Unilaterale . Il NIET dei dipendenti di Roma Capitale al loro Sindaco e al suo prodotto è ormai più che netto perchè è l'antitesi di una logica di servizio per i dipendenti pubblici. Quindi si rimane in attesa di un nuovo confronto dove si dovranno confrontare una logica commerciale con una di consapevole servizio alla cittadinanza. Nieri ha preso tempo, in attesa delle nuove nomine. Nel frattempo i servizi di Roma vanno a rotoli,ma lui aspetta. Magari il pd nazionale gli dà un altro commissario che si occupi del contratto visto che sono commissariati su tutto".

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