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Contratto decentrato, nuovo rinvio dell'amministrazione: "Mercoledì ultima chiamata"

E' la promessa di Cgil Fp di Roma e Lazio, pronta alla mobilitazione. Usb invece scioglie il presidio che durava da mercoledì nella sala del Carroccio: "Apertura vera alle nostre richieste"

Si è concluso con un rinvio l'incontro tra il vicesindaco Luigi Nieri e i sindacati sul salario accessorio. Dopo l'interruzione della trattativa il 23 dicembre scorso, non senza un crescendo di polemiche e tensione, il dialogo è ripreso dal punto in cui era stato troncato. “Cgil, Cisl e Uil hanno presentato un documento che, partendo dal punto in cui si era arrivati il 23 dicembre, aggiunge ulteriori richieste nei settori scuola, tecnico-amministrativo e sui vigili” spiega il vicesindaco con delega al Personale Luigi Nieri al termine dell'incontro nel dipartimento in via del Tempio di Giove. Si riparte dall'ultimo tavolo quindi. Con una differenza: dal primo gennaio formalmente, e da ieri più concretamente, il nuovo contratto decentrato che regola il lavoro e lo stipendio dei circa 24 mila dipendenti capitolini è diventato operativo. “Abbiamo dato mandato agli uffici di studiare le nuove carte e ci siamo dati nuovamente appuntamento mercoledì alle 9. Il clima è di lavoro e il dialogo aperto per arrivare a un contratto condiviso” ha affermato il sindaco.

IL PRESIDIO DI USB - Intanto il presidio delle lavoratrici dell'Unione sindacale di base nella sala del Carroccio, occupata ormai dal pomeriggio di ieri dopo il blitz in Aula Giulio Cesare, è stato sciolto. “Le lavoratrici hanno avuto un primo breve incontro con il Vice Sindaco, Luigi Nieri, dopo aver partecipato alla trattativa sindacale che si è da poco conclusa” si legge in una nota del sindacato di base. “Abbiamo deciso di sciogliere la protesta perché crediamo ci sia stata una riapertura vera da parte dell'amministrazione capitolina al negoziato con i sindacati” spiega il Roberto Betti dell'Usb. “Siamo consapevoli che l'intensa battaglia sindacale messa in campo ha costretto a una maggiore attenzione verso le nostre richieste”. Betti parla di “disastro organizzativo” dopo l'entrata in vigore del nuovo schema salariale: “Non solo la difficile situazione del settore educativo che denunciamo da tempo ma anche, per esempio, gli inconvenienti presso gli uffici municipali aperti fino alle 18.30 al freddo perché ancora senza il riscaldamento nelle ore pomeridiane” denuncia. Mercoledì prossimo per Usb l'appuntamento è doppio: il tavolo sindacale la mattina e quello 'bilaterale' tra Usb e amministrazione, dove il sindacato ha chiesto anche la partecipazione diretta del sindaco, nel pomeriggio alle 18 “dove il confronto sarà più politico per dare valore non solo al contratto dei dipendenti ma anche alla salvaguardia del servizio, e della sua qualità, per gli utenti”.

LO SPECIALE: UN BRACCIO DI FERRO LUNGO UN ANNO

CGIL “Deludente” è invece il commento di Cgil Fp di Roma e Lazio verso l'incontro di oggi. “Non solo la convocazione arriva in ritardo ma ci saremmo aspettati che l'amministrazione avesse già letto le nostre proposte inviate nei giorni scorsi” denuncia Marco D'Emilia. “Invece si riservano ulteriori approfondimenti. Peccato che nel frattempo è accaduto un fatto non irrilevante: l'entrata in vigore di quell'atto unilaterale che ha generato un vero e proprio caos organizzativo nei diversi settori della pubblica amministrazione”. In cima alla lista c'è la scuola: “Se prima il rapporto insegnante/bambino era di 1/6 ora questo è stato sospeso tanto che oggi in alcune scuole si è arrivati a 1/9 fino a 1/12. Una situazione che comporta una sovraesposizione di sicurezza e di responsabilità da parte delle insegnanti producendo un inevitabile abbassamento della qualità del servizio erogato” continua D'Emilia che aggiunge: “Si tratta ormai di numeri, non di ipotesi, che l'amministrazione non può non tenere in considerazione”. Così verso il tavolo di mercoledì cresce la tensione: “La consideriamo l'ultima chiamata: o si aprirà un confronto vero oppure siamo pronti alla mobilitazione. Il nostro interesse rimane quello di raggiungere un'intesa per evitare danni ai lavoratori e ai servizi per i cittadini”.

CISL "Oggi ci saremmo aspettati che al Comune avessero già letto il documento dei sindacati. Mi auguro che le parole finali del vicesindaco di apertura si concretizzino mercoledì mattina. Ma non vorremo che fossero un nuovo motivo per mantenere l'atto unilaterale che per ora va avanti, mentre il confronto arranca nella speranza di trovare una soluzione. Noi siamo protesi a trovare un accordo” il commento di Giancarlo Cosentino, della Cisl Fp Roma e Lazio, al termine del tavolo in Campidoglio sul nuovo contratto collettivo dei dipendenti comunali.

DICCAPMassimo Giannini del Diccap si esprime invece in merito alle problematiche del corpo di Polizia Locale: “Prima di ristabilire un dialogo tra l'amministrazione e i lavoratori è necessario ripristinare delle corrette relazioni sindacali con il comando del corpo che attualmente non ci sono” la denuncia. In quanto al contratto invece “dal momento che l'atto 'unilaterale' dell'amministrazione è già in vigore e, di fatto, stiamo discutendo un nuovo contratto vorremmo capire quali sono le linee guida dell'amministrazione e a quanto ammonta il fondo destinato a tal proposito”.

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