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Accoglienza e sgomberi, Regione attacca il Comune: "La soluzione non sono i prefabbricati"

La replica dell'assessora Visini alle parole di Baldassarre

Dopo l'infuocata commissione Trasparenza di questa mattina per "fare chiarezza" sulla gara per il reperimento di 100 posti in 'moduli abitativi' da destinare a "famiglie fragili" durante la quale Baldassarre ha puntato il dito contro la Regione, "devono fare la loro parte", non si è fatta attendere la replica dell'assessora alle Politiche Sociali regionale Rita Visini. "Il Comune non ha ancora trasmesso gli atti di programmazione come invece avrebbe dovuto fare obbligatoriamente entro il 31 ottobre scorso" le parole di Visini che ha ricordato come per il 2017 sono stati stanziati 21,2 milioni di euro. Poi ha attaccato il cuore del progetto pensato dall'amministrazione capitolina per dare una risposta alle famiglie: "Personalmente credo che servano soluzioni diverse dall'accoglienza in strutture temporanee o addirittura nei prefabbricati, come invece mi pare si stia orientando l'assessore Baldassarre".

"I nostri tecnici hanno richiesto a Roma Capitale di determinare con precisione i criteri di individuazione delle situazioni di fragilità e hanno sollecitato chiarimenti circa l'utilizzo dei fondi dell'ultimo Piano regionale straordinario per il contrasto al disagio abitativo, con il quale la Regione ha trasferito a Roma Capitale 12,2 milioni di euro e di cui ad oggi il Comune non ha inviato nessuna rendicontazione". Poi ha ricordato: "Stiamo facendo da anni la nostra parte" riferendosi ai 40 milioni di euro per l'emergenza abitativa, a 19 progetti avviati "grazie al nostro Bando solidarietà per il contrasto alla povertà estrema, con 2,5 milioni di euro". E ancora: "La prossima settimana porteremo in Giunta una delibera per un ulteriore stanziamento di 750mila euro per interventi sociali per i migranti accolti nella rete Sprar". Visini ribadisce "la disponibilità della Regione a collaborare con Roma Capitale per l'assistenza delle persone in condizione di grave vulnerabilità sociale, nel quadro però di una strategia condivisa: al momento il Comune ci ha chiesto più fondi ma non ci ha ancora spiegato come vorrebbe impiegarli". 
 
Nel corso della mattinata, inoltre, non è mancato un piccolo botta e risposta tra il presidente della commissione Trasparenza, Marco Palumbo, e l'assessora Baldassarre. Al centro i 40 milioni di euro messi sul piatto dalla regione per l'acquisto di case popolari. "Non stiamo parlando di politiche abitative" ha ribadito più volte Baldassarre. Ma il riferimento alla possibilità di accogliere sgomberati ha chiamato in causa uno dei temi caldi: lo sgombero delle occupazioni.

Così, dopo il botta e risposta mezzo stampa della scorsa settimana tra Matteo Orfini e la stessa Baldassarre, Palumbo è tornato a chiedere conto all'esponente della Giunta Raggi sull'applicazione della delibera regionale che stanzia 40 milioni di euro per reperire immobili pubblici per la capitale, destinandoli non solo alle graduatorie Erp ma anche a residence e occupazioni. Un punto che non piace al Campidoglio e che Palumbo, pur sottolineando "senza volontà di polemica", ha voluto ricordare: "Immagino che al momento ci sia una diversità di vedute se ancora non sono stati recepiti dall'amministrazione comunale". 

Baldassarre ha spiegato: "La Regione Lazio ha fatto una serie di atti per destinare a Roma 198 milioni dei 250 totali a disposizione delle politiche abitative. La Regione ha fatto tre bandi, che sono andati deserti e non sono stati assegnati. La Regione ha prodotto zero alloggi Erp e ha deciso quindi di destinare quelle risorse a Roma Capitale. È in corso una interlocuzione tra gli assessori competenti, Castiglione e Refrigeri, per la destinazione di queste risorse". Ma l'obiettivo è uno solo: "Far scorrere le graduatorie Erp".  

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