Consumo di suolo, Roma in cima alle città d'Italia: nel 2018 cementificati 75 ettari
Sono i dati del Rapporto del 2019 sul consumo di suolo in Italia
Con un incremento di superficie artificiale di quasi 75 ettari Roma è il comune italiano con la maggiore trasformazione. Di questi, ben 57 erano aree verdi. Il numero è cinque volte superiore a Milano, che ne cancella 11, anche se nel capoluogo lombardo rappresenta la quasi totalità: 11,5. Sono i dati contenuti nel Rapporto del 2019 sul consumo di suolo in Italia elaborato dall’istituto di ricerca Ispra Snpa e presentato oggi pomeriggio in Senato. Lo spreco è aumentato soprattutto nelle città. In particolare nelle aree urbane ad alta densità solo nel 2018 sono stati consumati 24 metri quadrati per ogni ettaro di area verde. In totale, quasi la metà della perdita di suolo nazionale dell’ultimo anno si concentra nelle aree urbane.
E Roma occupa i posti in cima alla classifica. Nel 2018 a Roma sono stati consumati 75 ettari di suolo su un totale di suolo consumato di 29mila 875 ettari. Nella sola capitale, quindi, sono stati cancellati più della metà degli ettari consumati nel 2018 nell'intera provincia: 125. Nel Lazio, invece, nello stesso periodo di tempo ne sono scomparsi 277. Nello scenario regionale Roma è seguita da Vetralla, con 12 ettari, Latina 10 e Viterbo 9.
Più in generale, sottolinea l’Ispra presentando il Rapporto, “il consumo di suolo in città ha un forte legame anche con l’aumento delle temperature: dalla maggiore presenza di superfici artificiali a scapito del verde urbano, infatti, deriva anche un aumento dell’intensità del fenomeno delle isole di calore. La differenza di temperatura estiva delle aree urbane rispetto a quelle rurali raggiunge spesso valori superiori a 2°C nelle città più grandi”.
Più della metà delle trasformazioni dell’ultimo anno, sottolinea ancora l’Ispra in una nota, è dovuta ai cantieri (2.846 ettari), in gran parte per la realizzazione di nuovi edifici e infrastrutture. Nuovo consumo di suolo permanente e irreversibile.