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Sabato, 20 Aprile 2024
Politica

Consulenze Esterne: “Interrogazione a Zingaretti su gestione procedure"

"Una smania di nomine alla faccia della spending review"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di RomaToday

"1841 chilometri. Questa la distanza che separa la sede della giunta regionale del Lazio, sita in via Rosa Raimondi Garibaldi 7 a Roma, dalla Capitale londinese, meta cara all'opaca 'trasparenza' tanto decantata da Nicola Zingaretti. Un vero e proprio vanto, quello del presidente, per le consulenze esterne in Regione, che lo ha portato a ricercare ben 63 professionalità in meno di due anni di governo, tra il 2013 e il 2014: quasi il doppio della precedente amministrazione. Una smania di nomine alla faccia di spending review ed efficiente personale interno, finita nel mirino della trasmissione Rai Report, in cui il gentile elargitore Zingaretti qualche settimana fa fieramente andava spiegando: "ad esempio sui direttori generali, prima contava solo coloro che avevano i requisiti. Io ho introdotto dei meccanismi di selezione per cui i curricula sono passati… andati a Londra dentro un vaglio di 8 milioni di curricula". Affermazioni fumose e superficiali, quelle del governatore, che è riuscito nell'impresa titanica di ricompattare tutti i sindacati di categoria che hanno ribattuto che "nei fatti i curricula si fermavano alla palazzina A" della sede della giunta regionale. Delle due l'una. E, considerato che il ricorso della Regione alla ricerca di professionalità per l'affidamento di incarichi esterni è risultato eccessivo e a tratti ambiguo, nonché oggetto di ricorsi nelle aule dei tribunali, abbiamo deciso di depositare una interrogazione urgente a risposta immediata, in cui al presidente chiediamo: se, prima di procedere alla ricerca di professionalità esterne, sia stato effettuato un attento monitoraggio tra gli oltre 200 dirigenti della Regione per verificare se qualcuno rispondesse ai requisiti, ai profili e alle competenze richieste; per quale ragione nei meccanismi di selezione si prevede l'invio dei curricula dei candidati agli incarichi esterni a Londra; chi è il soggetto deputato al vaglio di questi 8 milioni di curricula, di cui il presidente della Regione Lazio orgogliosamente parla; quali sono i costi di questa procedura 'internazionale'; e se la dichiarazione dei sindacati, "Nei fatti i curricula si fermavano alla palazzina A" (della sede della giunta regionale) corrisponda al vero. Quesiti che attendono risposta immediata e urgente, anche e soprattutto alla luce della recente pronuncia del Tar, che ha acclarato l'assunzione di 25 dirigenti regionali da parte di Zingaretti in violazione dei limiti posti dalla legge. Risposta che ci auguriamo il presidente Zingaretti non deleghi, come al solito, al malcapitato assessore di turno assumendosi una volta per tutte la responsabilità di scelte che sono riuscite a scontentare tutti e a pesare sulle tasche dei cittadini senza alcuna ragione oggettiva. Oggi, anche alla luce della sentenza del Tar, il presidente deve avere il coraggio di venire in Consiglio e relazionare su scelte che da mesi contestiamo e denunciamo e che ora sono state definitivamente bocciate".

Lo dichiarano in una nota i consiglieri regionali di Forza Italia, Adriano Palozzi e Giuseppe Simeone.

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