Giornata storica per i Fori Imperiali, accordo Comune-Mibact per un'unica regia

"Insieme per l'area archeologica più importante al mondo". E' nato questa mattina il "Consorzio per i Fori di Roma", frutto di un'intesa tra Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e Roma Capitale, per una gestione unitaria della zona dei Fori Imperiali. L'obiettivo è quello di superare la divisione di competenze e funzioni tra Stato e Comune, in un'area che oggi conta 78 ettari, 6,5 milioni di visitatori ogni anno e 42 milioni di introiti dalle biglietterie.

A firmare il protocollo nella piazza dei mercati di Traiano il sindaco di Roma Ignazio Marino e il Ministro per i Beni Culturali Dario Franceschini. Un'unica cabina di regia, quindi, che lascia il sito in mano allo Stato e attua il modello designato dal Codice dei Beni e delle Attività Culturali per la cooperazione tra gli enti pubblici. Al neonato Consorzio, perciò, Stato e Comune demandano la definizione del Piano strategico di sviluppo culturale e di valorizzazione dell'area con una serie di interventi da realizzare nella zona. 

Questo nuovo soggetto sarà dotato di un consiglio di amministrazione autonomo, composto dal soprintendente per il Colosseo, il Museo nazionale romano e l'area archeologica di Roma, e dal Sovrintendente capitolino ai Beni Culturali. Il presidente verrà nominato dal Mibact in intesa con il sindaco. Il Consorzio avrà, inoltre, autonomia finanziaria. Le risorse iniziali gli saranno conferite dal Comune e dal Ministero fino al raggiungimento dell'autosufficienza finanziaria, mentre gli introiti dei singoli monumenti andranno direttamente ai rispettivi proprietari. 

La sistemazione dell’area archeologica centrale di Roma è da secoli al centro del dibattito culturale, politico e urbanistico, con varie commissioni di studio a stilare progetti per la sua sistemazione. L'ultima in ordine di tempo, il MiBact-Roma Capitale presieduta da Giuliano Volpe.

Tra gli obiettivi che, ad oggi, si pone il Consorzio, c'è soprattutto la volontà di recuperare e valorizzare l’area, assicurandone la fruizione pubblica e sviluppandone il valore culturale, in modo da stimolare la ricerca scientifica per la salvaguardia culturale della zona. Inoltre, il Consorzio si propone di progettare, promuovere e realizzare percorsi turistici e itinerari di visita, oltre a migliorare i servizi per i cittadini e i visitatori. L'obiettivo è quello di incentivare la connessione dei Fori con gli altri siti archeologici della città, sempre nei limiti di quanto permesso dalla sua conservazione.

Solo commenti entusiasti hanno salutato il nuovo soggetto: "Valorizzare insieme le aree che appartengono alla gestione comunale e quelle che appartengono a quella statale è la cosa giusta da fare, e credo che questo porterà molti più turisti e molta più ricchezza, perché con la cultura si porta ricchezza. Nelle prossime settimane rispetto al protocollo appena firmato scriveremo insieme uno statuto che ci permetterà innanzitutto la ricerca di filantropi e mecenati in ogni Paese del mondo" ha detto il sindaco Ignazio Marino. "Ci sono tante persone che sono felici di donare volontariamente risorse economiche anche importanti. Basti pensare ai due milioni di euro della Piramide Cestia, ai 25 milioni per il Colosseo, a quelli per la Barcaccia, la scalinata di piazza di Spagna, la fontana di Trevi. Tutti danari che provengono da filantropi e mecenati che con orgoglio partecipano alla valorizzazione del nostro patrimonio archeologico, che è il più importante della Terra".

Anche il ministro Franceschini si è espresso con orgoglio a riguardo: "Nell'attività amministrativa o di governo si cercano di fare molte cose, ma capita poche volte di avere la sensazione di portare a compimento un atto che resta nel tempo".