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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Politica Ardeatino

Discarica Falcognana, dal Consiglio regionale arriva il via libera

L'approvazione della risoluzione è arrivata in tarda serata. Bocciate quelle dell'opposizione che si opponevano all'utilizzo del sito sull'Ardeatina

È arrivata in tarda serata, dopo ore di discussione, l'approvazione della risoluzione presentata dalla maggioranza sulla discarica di Malagrotta: la discarica di Falcognana è “l'unico sito idoneo allo smaltimento dei rifiuti”. Piena fiducia nell'operato del commissario Goffredo Sottile così come nei confronti dell'assessore all'Ambiente Civita e del presidente Zingaretti che ieri è intervenuto in Consiglio. Dalla Regione quindi non arriverà alcuna opposizione all'utilizzo della discarica sull'Ardeatina cui però manca ancora il via libera definitivo del ministro Orlando che in settimana dovrebbe firmare il decreto. A meno di una settimana dalla fine del mese, mancano ancora i risultati del bando di gara dell'Ama per portare all'estero i rifiuti. In totale, ieri sono state discusse 21 proposte di risoluzione presentate dai diversi gruppi consiliari.

FALCOGNANA – Sì a Falcognana ma con tutta una serie di garanzie a partire dal fatto che il sito dovrà rimanere attivo al massimo per due anni. Nella risoluzione il Consiglio regionale si impegna “a far rispettare le condizioni di operatività della discarica in merito alla durata temporale limitata della sua funzione, alla quantità dei materiali conferiti, alla riduzione dell'impatto sulla viabilità stradale, alla garanzia che questi siano completamente trattati”. No anche a qualsiasi ampliamento.

PARTECIPAZIONE – Secondo la risoluzione i cittadini dovrebbero farsi controllori del rispetto delle condizioni date sulla discarica. Il consiglio si è infatti impegnato a facilitare “tutte le forme di partecipazione dei cittadini al controllo e verifica delle condizioni di operazione della discarica di Falcognana, in ottemperanza alle specifiche per cui è stata autorizzata, mediante la creazione anche di un comitato di controllo di rappresentanti dei comitati dei cittadini, delle istituzioni e degli operatori coinvolti nel trattamento dei rifiuti della discarica".

MALAGROTTA – Occhi puntati anche sulla discarica della Valle Galeria. Con la risoluzione il Consiglio ha impegnato la Giunta a seguire “direttamente il processo di chiusura” della discarica romana e “il suo conseguente risanamento, garantendo un quadro temporale certo e verificabile nel tempo delle azioni necessarie per il completo ripristino dell'area e riportare alla competente commissione consiliare informazioni sullo stato di attuazione”. Tra i punti anche una questione che sta molto a cuore ai cittadini dei comitati della Valle Galeria: il ritiro dell'Autorizzazione integrata ambientale sul sito di Monti dell'Ortaccio, a pochi chilometri da Malagrotta, che il commissario aveva scelto per sostituire l'attuale sito. 

LE MOZIONI BOCCIATE – Non sono passate invece le mozioni presentate dall'opposizione (Dal Pdl a Fdi passando per La Destra, Lista Bongiorno e Lista Storace) che si opponevano invece con un secco 'no' all'utilizzo degli invasi di Falcognana per smaltire i rifiuti della Capitale. Voto negativo anche su una risoluzione di tutte le opposizioni che chiedeva la revoca dell'incarico all'assessore Civita e su una risoluzione presentata da La Destra e dal M5S sulla riqualificazione della Valle Galeria e sull'effettiva chiusura della discarica di Malagrotta.

ALTRE MOZIONI APPROVATE – Sono sei invece le risoluzioni approvate presentate dal Movimento cinque stelle mentre quattro non sono passate. In particolare riguardavano l'introduzione di strumenti per permettere il controllo da parte dei cittadini nell'elaborazione del Piano rifiuti, incentivi per il riuso e la riduzione di rifiuti alla fonte, incentivi al compostaggio domestico e di quartiere e all'attivazione di centri di riciclo. Infine una risoluzione sugli impianti di Tmb nella Provincia di Latina. Non sono state approvate dal Consiglio invece le mozioni dei 5 Stelle contro la discarica di Falcognana, contro gli impianti a biomasse e l'utilizzo di combustibile derivato da rifiuti negli impianti industriali.

ZINGARETTI - “L'obiettivo vero che ci siamo dati è quello di massimo due anni di operatività per la discarica di Falcognana” ha spiegato il governatore Nicola Zingaretti nel suo discorso di replica in Consiglio regionale. “Non credo ci siano derive populistiche nelle proteste, anzi sono legittime paure”. La scelta fatta per Zingaretti “riduce al minimo indispensabile l'impatto sul territorio”. L'obiettivo è "fare del tema di Falcognana un'esperienza provvisoria a supporto di un progetto di riciclo e riuso dei rifiuti che però richiede tempo”. Zingaretti si è poi dichiarato contrario a sospendere tutto per aprire un tavolo interministeriale: “Apprezzo lo spirito collaborativo della proposta ma non posso essere d''accordo perché il governo ci ha dato un interlocutore, il commissario, che ha il mandato di coordinare le istituzioni locali a questo fine”.

L'OPPOSIZIONE – Infuocate le dichiarazioni dell'opposizione. “La montagna ha partorito il topolino. Tanti proclami su questa scelta che dicono essere coraggiosa e storica perché permette la chiusura di Malagrotta, ma in tutta realtà non otterrà nulla di rilevante visto che si esporteranno 4/5 dei rifiuti romani fuori dalla nostra Regione” dichiara il consigliere Pdl Fabio De Lillo.

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