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Congresso Pd Roma nel caos: boom anomalo di tessere e risse nei circoli

Mentre nel III municipio si scatena la rissa tra Corbucci e Ricozzi, nel resto della città è boom di denunce su tesseramenti anomali. Il segretario Patanè: "Conseguenza del regolamento nazionale"

Il congresso romano del Pd finisce nel caos. Tensione alle stelle in molti circoli della Capitale dove tra risse e denunce di tesseramenti anomali ci si avvicina all'ultimo week end di votazioni. Con il risultato in bilico, si moltiplicano le segnalazioni di nuove tessere. Segnalazioni che vengono di fatto confermate dalle dichiarazioni di Eugenio Patanè, presidente e segretario ad interim.

PARLA IL SEGRETARIO - "Negli ultimi dieci giorni abbiamo registrato 5.000 nuove tessere", sottolinea Patanè. "E' normale che potesse accadere questo, è la conseguenza del regolamento nazionale che prevede la possibilità di tesserarsi e votare fino alla chiusura dei seggi. Noi, come Federazione romana, ci siamo sempre battuti, ma ora queste sono le norme e vanno rispettate. La soluzione sarebbe quella di chiudere il tesseramento qualche mese prima delle votazioni, così come avevamo fatto noi nel 2012".
 
TENSIONI - E sono proprio i "tesserati dell'ultim'ora" a creare particolari tensioni nei circoli cittadini, così come accaduto domenica scorsa a Trastevere, dove il renziano Tobia Zevi avrebbe sostituito nottetempo la lista del circolo con una propria, e come si è ripetuto questa sera al circolo dei lavoratori Cotral. "L'80% dei votanti sono nuovi iscritti - dice la garante, Serena Colonna -, in moltissimi sono arrivati da fuori Roma senza alcun titolo per votare, dato che la residenza o il domicilio di lavoro sono requisiti necessari per poter esprimere la propria preferenza. Il clima è teso, tanto che sono stata anche minacciata".

LA RISSA - La tensione è sfociata in rissa nel III municipio. Nel circolo Vigne Nuove, Riccardo Corbucci, presidente del consiglio di Piazza Sempione, e Claudio Ricozzi, candidato alle primarie dello scorso 7 aprile, hanno iniziato a battibeccare, fino ad arrivare alle mani. Ricozzi avrebbe dato uno spintone che ha provocato la caduta di Corbucci. Entrambi hanno dovuto far ricorso alle cure mediche. Per Corbucci addirittura con trauma cranico.

I RISULTATI - Intanto, quando più della metà dei circoli ha già espresso il proprio voto, si fa sempre più concreta la possibilità di un ballottaggio all'Assemblea del 9 novembre. L'ex assessore regionale, e già deputato e senatore, Lionello Cosentino, è in testa con il 41% delle preferenze, seguito dal giovane turco Tommaso Giuntella, al 36%, e dal renziano Tobia Zevi, che si attesta intorno al 16%. Il restante 7% va a Lucia Zabatta, dell'area di Giuseppe Civati, tra le prime a denunciare l'inusuale boom di tessere che fa discutere in città.

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