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Congresso Pd Lazio, tutti con Leodori: le correnti che contano tirano la volata all'ex vice governatore

Mancini, Zingaretti, Bonafoni tutti insieme per far vincere il candidato di AreaDem alle primarie del 18 giugno. E ne beneficia anche Gualtieri

Da qualche mese in Campidoglio il tema di un possibile rimpasto per la giunta Gualtieri è sempre meno caldo. Il momento spartiacque è stato il congresso nazionale, quello che ha sancito la vittoria di Elly Schlein su Stefano Baccini. Se, fino a poco prima, erano all'ordine del giorno le "intemperanze" di chi, all'interno della maggioranza,  criticava l'operato del Sindaco, subito dopo le acque si sono calmate. Il Pd ha veleggiato senza troppi scossoni fino al congresso regionale e i motivi di tanta serenità sono emersi alla luce del sole il 7 giugno, durante un evento politico dentro una sala del palazzo regionale alla Pisana.

La lista di Mancini a sostegno di Leodori

Nella "Sala Mechelli", infatti, è stata presentata ufficialmente la lista Rete Democratica, una di quelle che sosterranno Daniele Leodori nella corsa alla segreteria del Pd Lazio. Un'iniziativa di Claudio Mancini, deputato che rappresenta una delle anime più influenti del partito e il più vicino al Sindaco, insieme al capogruppo Pd in Regione Mario Ciarla, i consiglieri Eleonora Mattia, Salvatore La Penna, l'ex deputata e consulente di Città Metropolitana Patrizia Prestipino, l'ex consigliere e collaboratore di Gualtieri per il Giubileo 2025 Marco Vincenzi e i due plenipotenziari del Pd a Frosinone, Sara Battisti e Francesco De Angelis. C'erano anche le capitoline Giulia Tempesta e Antonella Melito.

Pace tra correnti, ne gode anche Gualtieri

Una sorta di "comitato nazionale di liberazione", con le dovute differenziazioni, composto da correnti che fino a febbraio se le sono date di santa ragione, senza esclusioni di colpi, ma che per ricomporre il partito e mettere fine all'emorragia di voti - confermata anche dalle ultime amministrative - hanno deciso di stringersi la mano e unirsi. E a beneficiarne, attualmente, non sarebbe solo Daniele Leodori (che difficilmente vede messa in discussione la sua vittoria ai gazebo) ma anche Roberto Gualtieri, che già da qualche mese riesce a portare avanti il suo lavoro senza eccessivi scossoni interni, soprattutto sui grandi temi: termovalorizzatore e stadio della Roma su tutti. Adesso, dopo tanti "dispetti", da Zingaretti a Marta Bonafoni, da Morassut a Michela Di Biase, da Patrizia Presitpino a Massimiliano Valerianni e Mario Ciarla tutti portano acqua al mulino del delfino di Bruno Astorre, l'ex senatore e segretario del Pd Lazio tragicamente scomparso tre mesi fa. 

Mancini: "Creiamo alternativa alle destre"

"Abbiamo perso le elezioni regionali con 20 punti di scarto, il congresso deve darci un gruppo dirigente che nei prossimi 5 anni difenda l'esperienza del governo Zingaretti  - ha dichiarato Mancini concludendo l'evento di mercoledì, davanti a 200 persone - e prepari l'alternativa alla destra. Magari scegliendo di fare le primarie un anno prima per decidere coalizione e candidato per le prossime elezioni regionali". Amplia la visione politica Mario Ciarla, mister preferenze a Roma alle Regionali: "Il compito della politica del Partito Democratico è quello di assumere una prospettiva di cambiamento positivo - ha detto -, innovativo, cercando sempre un bilanciamento che tenga insieme obiettivi e sostenibilità sociale del percorso per raggiungerli. Dentro questa cornice più vasta anche dell'Europa stessa che va trovata e portata la nostra voce. C'è il Pnrr, l'Agenda 2030 dell'Onu, una serie di piani e strategie con cui quotidianamente, anche nella regione Lazio, ci relazioniamo, sulla base dei quali legiferiamo, che cadono sui territori, fino ai piccoli paesi delle nostre province, attraversandoli tutti. La nostra sovranità come nazione sarà tanto più forte quanto più saremo integrati in Europa". 

Sguardo alle Europee del 2024: "Non basterà amministrare bene"

C'è poi il tema delle elezioni Europee, che saranno più o meno tra un anno. Se si parla con chi è dentro le cose quotidiane del Pd, i discorsi vengono definiti prematuri, ma qualche nome già c'è: per esempio quello di Massimiliano Valeriani, ma anche Marta Bonafoni avrebbe più di un pensiero di volare a Bruxelles. "Amministrare bene, o aver amministrato bene - aggiunge Ciarla sull'argomento - non sarà sufficiente per vincerle. Serve uno scatto, un nuovo protagonismo politico da assumere qui nel nostro ruolo di opposizione alla Giunta Rocca, in Campidoglio a sostegno dell'amministrazione Gualtieri e delle battaglie più qualificanti che si stanno portando avanti, nei municipi e nei territori attraverso la rete dei nostri circoli".

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