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Albano: dalla conferenza dei servizi via libera all'inceneritore

I rilievi della Asl Rm H sono stati considerati superati dalla nuova relazione dell'Asl RmE. Il Comune di Albano però ha confermato il suo no, una posizione non considerata vincolante

Il progetto dell'Inceneritore di Albano si avvia a diventare realtà. Dopo le polemiche delle settimane scorse in merito allo studio dell'Asl RmH che sconsigliava la costruzione dell'impianto, ieri è arrivato il via libera della conferenza dei servizi che ha rilasciato l'Autorizzazione integrale ambientale. Un passaggio decisivo che dà vigore ad un progetto che sembrava essersi arenato.

Alla conferenza dei servizi di ieri hanno partecipato gli uffici competenti di Regione Lazio e Provincia di Roma, i comuni interessati, Albano, Ardea e Pomezia, e i rappresentanti della Co.e.Ma, la società che realizzerà l'impianto di proprietà al 66% pubblica (Acea e Ama) e al 33% privata della Co.La.Ri di Manlio Cerroni, proprietario del terreno su cui sorge l'attuale discarica di Malagrotta, prossima alla chiusura.

I rilievi negativi di carattere epidemiologico che erano stati precedentemente sollevati dalla Asl Rm H sono stati considerati superati dalla conferenza dei servizi alla luce della relazione del direttore del dipartimento di epidemiologia dell'Asl Rm E Carlo Perucci.

Cosa accadrà ora? Serviranno altri 30 giorni di tempo per la chiusura della conferenza e per la predisposizione dell'atto di autorizzazione integrata ambientale. La riunione di ieri è stata però risolutiva: per il via definitivo al progetto mancano ora solo aspetti burocratici.

La conferenza di servizi però non ha votato compatta. Il Comune di Albano ha infatti ribadito la contrarietà ad un opera giudicata “sovradimensionata alle esigenze del territorio”.

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