Concorsone, sindacati contro il Campidoglio: "Basta comunicazioni a effetto"

“Basta con le comunicazioni a effetto”. Le organizzazioni sindacali puntano il dito contro l'amministrazione comunale. “Le eventuali e possibili irregolarità procedurali sui 22 concorsi è giusto  che vengano verificate in tutte le sedi ritenute utili, come emerse dai riscontri effettuati” scrivono i segretari di Cgil Fp Roma e Lazio Di Cola, Cisl Fp Roma Chierchia e Uil Fpl Roma e Provincia Bernardini. “È dovere di un’amministrazione trasmettere tutto agli organi competenti, senza troppo clamore, attendendo, però, i relativi esiti; altrimenti è chiaro che la stessa decisione si rivelerebbe come una decisione azzardata”.

Per i sindacati però, rafforzare troppo l'immagine dei 'paladini della legalità' può portare a “danni collaterali se si agisce in modo non ponderato”. Per i sindacati: “Prima di convocare conferenze stampa, avrebbe fatto bene l’Amministrazione ad effettuare tutti gli approfondimenti e le verifiche del caso, non in fretta e furia, come abbiamo sottolineato nell’incontro sindacale con il Vice Sindaco e comunicarne gli esiti alle autorità competenti”.

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Nella nota si punta il dito contro la “comunicazione ad effetto” che secondo gli scriventi genera incertezza “e ulteriore confusione, produrrà ricorsi ed esposti a catena da parte dei vincitori e degli idonei dei concorsi da una parte e di chi non ha superato le prove dall’altra, oltre ad aprire il fianco a speculazioni politiche”. La richiesta è quella di recuperare un rapporto con i sindacati “che sono in attesa di una riconvocazione”. Infatti poco prima della conferenza stampa di annuncio della possibile sospensione del concorso i sindacati avevano firmato in Campidoglio accordi sul piano assunzionale “che ora necessitano di urgenti conferme in ragione delle tante e diverse opzioni che sono state generate dalle dichiarazioni di questi giorni”.