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Concorsone, a Roma si cercano vigili più "fisicati". Il Campidoglio: "È norma nazionale"

La sindaca Virginia Raggi e l'assessore al personale Antonio De Santis: "Non è un modo per dichiarare guerra alle taglie forti"

“Le prove fisiche presenti nel concorso appena bandito non rappresentano una peculiarità di Roma Capitale ma sono previste dalla normativa nazionale. È falso che si tratti di una misura per dichiarare guerra alle taglie forti”.

Virginia Raggi difende così i contenuti del nuovo bando comunale che dovrebbe mettere in campo altri 500 vigili nei prossimi mesi e che ha tra i requisiti anche prove fisiche come corse, salto in alto e flessioni, come riporta il Messaggero.it sottolineando che negli ultimi, Roma Capitale, aveva ordinato “variazioni di taglia” per le divise del corpo municipale.

“Le prove fisiche, previste su scala nazionale, sono coerenti con l'evoluzione della figura e delle funzioni dell'agente di Polizia Locale, sempre più impegnato a garantire servizi di sicurezza in strada” si legge in una nota diffusa dal Campidoglio. “Voglio ringraziare tutte le persone che si stanno candidando al concorso di Roma Capitale per la Polizia Locale. Dopo le 1.300 assunzioni già effettuate prosegue con forza il percorso di programmazione strategica per rinvigorire la Polizia Locale, pilastro fondamentale della nostra città”, ha detto Raggi.

A schierarsi in difesa degli uomini della polizia locale anche l’assessore al personale della giunta Raggi, Antonio De Santis: “Gli agenti della Polizia Locale garantiscono servizi fondamentali a tutti i cittadini. Rappresentarli con toni umilianti e mortificanti, renderli bersaglio di derisione per svilirne il lavoro e ridicolizzarli, costituisce un'offesa per tutta la città”.

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