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Giovedì, 18 Aprile 2024
Politica

Concorsisti contro Causi: "Faccia chiarezza sui fondi per le assunzioni"

I vincitori e idonei del Comitato 22 Procedure per la Giustizia sul piano assunzionale 2015: "E' sbilanciato, si è attinto solo da graduatorie insegnanti. Trecentocinquanta assunti? Un numero che non ci torna"

Dichiarazioni "strampalate" quelle del vice con delega al Bilancio e al Personale, Marco Causi. Parole che ancora una volta sul tema assunzioni mettono in allerta i 1995 concorsisti vincitori e i 4000 giudicati idonei al cosiddetto 'concorsone' bandito da Roma Capitale nel 2010 riuniti nel comitato 22 Procedure per la Giustizia. 

"Il vicesindaco Causi ha deciso, motu proprio, che Roma Capitale ha bisogno solo di insegnanti invece che di Polizia Locale e di servizi ai cittadini come le anagrafi e gli uffici tecnici, ad esempio, che ormai sembrano negati ai cittadini romani, noi, come vincitori e idonei del Comitato 22 Procedure per la Giustizia, esigiamo che si faccia chiarezza su come verranno gestiti i fondi derivanti dalle cessazioni dei dipendenti, fondi normalmente destinati all'assunzione di vincitori di concorso". Così Federica Ragno, la portavoce del gruppo di concorsisti. 

"Stando alle sue ultime dichiarazioni strampalate rilasciate alla stampa, ha parlato di un numero di 3/400 assunzioni annue, numeri che non convincono i ragazzi del concorsone che criticano anche l’assorbimento da una sola graduatoria, ovvero quella delle maestre di asilo".

E ancora: "La Giunta Marino ha prodotto per il 2015 un piano assunzionale sbilanciato, con la scusa di soddisfare un bisogno primario, assumendo in pratica solo insegnanti, nonostante il parere contrario dell’Organo di Revisione Contabile dello stesso Comune di Roma che ha messo addirittura in dubbio che tale scelta sia stata dettata da ragioni di risparmio. 

Di tutti gli altri servizi primari per la cittadinanza, compresi servizi che possono portare guadagni all'amministrazione, a questa Giunta non importa nulla. Chiediamo allora al vicesindaco Causi, che ha la delega sia al Personale che al Bilancio, come crede di soddisfare queste esigenze? Forse affidando a società esterne i compiti che spettano all'Amministrazione e fornendo, di conseguenza, ai cittadini romani servizi di scarsa qualità e con costi altissimi?".


 

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