Concorsi senza preselettiva? È rivolta, tremano i 177mila candidati al Comune (e non solo)
Monta la protesta contro il rischio di preselezione per titoli: dal maxi concorso al Comune a quello di Ministeri e Agenzia delle Dogane, ecco quelli che potrebbero essere modificati
Niente prova preselettiva e accesso ai concorsi per titoli ed esperienza. E’ questo lo scenario che spaventa i concorsisti di tutta Italia, compresi i candidati al concorso per il Comune di Roma da 1512 posti.
Concorsi per titoli: a rischio le prove preselettive
Si perchè il decreto legge (n. 44/2021) che contiene le misure di semplificazione per sbloccare i concorsi pubblici sospesi a causa della pandemia rischia di complicare la vita di centinaia di migliaia di concorsisti e far sfumare il sogno di un posto nella Pubblica Amministrazione, 110mila i posti da assegnare, di diplomati e giovani.
Sui social viaggiano rabbia e sconforto: oltre ad aver già versato la tassa di partecipazione da 10,33 euro consapevoli di avere tutte le carte in regola per prendere parte alla selezione, nessuno è intenzionato a gettare alle ortiche mesi di studio. Giornate passate sui libri tra l’approfondimento di materie specifiche e i quiz di logica, comprensione e ragionamento verbale. Tanti numeri.
La rivolta dei concorsisti
Così nel mondo dei concorsisti è rivolta. Il decreto prevede la possibilità per le pubbliche amministrazioni di evitare di svolgere la preselettiva in caso di un numero eccessivo di domande: tremano i 177mila candidati al maxi concorso di Roma Capitale, ma anche coloro che si sono iscritti a quelli per i Ministeri, per l’Agenzia delle Dogane, Inps, Asl e Aci.
“Le attuali modalità di concorsi per titoli sono un insulto sia alla Costituzione Italiana, sia ai giovani italiani, laureati e non” - tuonano i promotori della petizione online per dire no ai concorsi per titoli. “La meritocrazia si basa su prove trasparenti, in condizioni di eguaglianza e senza alcuna distinzione di sesso o età, dove il candidato può dimostrare le proprie conoscenze e abilità, che possono a loro volta essere superiori rispetto a una persona con un titolo maggiore. Ai giovani avete tolto tutto: lavoro, dignità, probabilmente la pensione, il futuro e adesso anche la possibilità di poter lottare per quel futuro. Giovani laureati che dopo anni di studio e tirocini spesso non retribuiti vengono accantonata senza un vero perchè. I concorsi pubblici non si toccano. I diritti non si toccano”.
“Vogliamo evitare che i concorsi tanto desiderati, auspicati, sognati finiscano per diventare una chimera per molti ed una realtà per pochi. Il nostro scopo è impedire che ulteriori requisiti stringenti e iniqui per l'accesso al pubblico impiego ledano il diritto di molti di partecipare ai concorsi pubblici” - la motivazione che ha ispirato la nascita del Comitato ‘No riforma concorsi PA’ che già conta oltre 35mila adesioni.
Concorso al Comune di Roma: al via le prove per i dirigenti
Nelle prossime settimane, nell’ambito del concorso al Comune di Roma, partiranno le selezioni per i profili da dirigente: 3743 iscritti per 42 posti che sosterranno le prove in sette location particolari, dall’Ara Pacis al Palazzo delle Esposizioni passando per il Teatro Argentina. Dieci sale che consentiranno lo svolgimento di 600 prove al giorno, nel pieno rispetto della normativa anti-Covid 19, che prevede un numero massimo di 30 partecipanti per ciascuna sede o sessione. “Grazie a questa logistica, potremo terminare la preselezione dei 3743 iscritti al concorso, in massimo due settimane” - ha fatto i conti l’assessore al Personale di Roma Capitale, Antonio De Santis. “Stiamo portando a termine un’operazione strategica per incrementare la competitività della pubblica amministrazione capitolina. In queste ore stiamo mettendo a punto gli ultimi dettagli che ci consentiranno di accelerare notevolmente i tempi per lo svolgimento delle altre due procedure per la selezione del personale non dirigente”.
Sul destino delle restanti preselettive del concorso al Comune di Roma, per adesso, dal Campidoglio nessun commento. Intanto sui gruppi social e nei forum popolati dai concorsisti monta la protesta: c’è chi lancia l’idea di una class action, chi propone un mailbombing verso le caselle mail di Roma Capitale o l’incursione di massa nella diretta del venerdì della Sindaca Raggi. I candidati al maxi concorso del Comune, e non solo, attendono una risposta prima di tornare a testa china sui libri.