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Atac, è ufficiale: avviata procedura per il concordato preventivo

Alla società Ernst Young l'incarico di advisor finanziario

Il primo passo verso il concordato preventivo in continuità per Atac è stato fatto. Il Consiglio di amministrazione della municipalizzata capitolina si è riunito oggi e ha individuato questa strada come "la migliore soluzione alla crisi della società" si legge in una nota. E' stata così deliberata "l’immediata comunicazione all’azionista e convocazione dell'Assemblea dei soci per le decisioni di competenza". A supportare la procedura con l'incarico di advisor finanziario e industriale, così come deciso dallo stesso Cda, sarà la società Ernst Young. "Oggi abbiamo compiuto il  primo passo concreto per il risanamento e rilancio della Società" il commento del presidente, amministratore delegato e direttore generale, Paolo Simioni. 

A pochi giorni dall'arrivo del neo assessore al Bilancio Gianni Lemmetti, che ha sostituito Andrea Mazzillo, il progetto dell'amministrazione a Cinque Stelle per l'azienda dei trasporti romana, gravata da un debito da 1,3 miliardi di euro, di cui 325 milioni con i fornitori, inizia a prendere forma: per evitare il fallimento si cercherà di accordare un piano con i creditori di risanamento di fronte al Tribunale. Il 7 settembre prossimo è in programma un Consiglio straordinario proprio per affrontare questa situazione. Nei prossimi giorni la Giunta Raggi dovrà redigere una delibera che dovrà essere approvata dal Consiglio comunale. 

La scelta non piace ai sindacati che, a più riprese, avevano chiesto un incontro con l'amministrazione per conoscere i dettagli dell'operazione e il 7 settembre, in concomitanza con la discussione in Aula, si terrà un sit-in in Campidoglio. 

"Finalmente, inizia una nuova vita per Atac" ha scritto la sindaca Virginia Raggi su Facebook. "Si avvia un percorso di rinnovamento totale dell’azienda di trasporti di Roma con un obiettivo chiaro: migliorare le linee, rinnovare la flotta degli autobus, la metropolitana; ridurre i tempi d’attesa; dare ai cittadini i servizi che meritano; tutelare i dipendenti onesti". Poi un appello a dipendenti e cittadini: "Mettiamo in opera uno strumento per trasformare radicalmente l’azienda e che mira a tutelare i livelli occupazionali. I lavoratori onesti non hanno nulla da temere. Non credete alla propaganda di chi vuole far fallire questa azienda. È un cammino che richiede coraggio, determinazione e una visione di lungo periodo"

"Nessuno in passato ci ha provato" ha continuato. "Noi non abbiamo paura perché il nostro unico interesse è avere trasporti davvero efficienti. Non siamo legati a logiche clientelari, non dobbiamo niente a nessuno. Questo ci rende liberi. Abbiamo un obiettivo chiaro: Atac deve rimanere pubblica, deve rimanere dei cittadini e non finire nelle mani di privati che puntano esclusivamente a fare cassa sulle spalle dei romani e dei dipendenti". E ancora: "Con il privato vige la legge del profitto a discapito di quella della solidarietà e del servizio, scendono in campo interessi economici che tolgono sostanza al servizio e che nulla hanno a che fare con le mirabolanti soluzioni sponsorizzate dai partiti politici". 

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