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Roma senza Capodanno, Bergamo non si arrende: "Lavoriamo per animare Circo Massimo"

Polemiche a vuoto quelle sul Concertone annullato per il titolare alla Cultura e vicesindaco Luca Bergamo. "Presenteremo un programma di attività anche per la notte dell'ultimo dell'anno"

La Città Eterna non brinda al nuovo anno? L'assessore alla Cultura e vicesindaco Luca Bergamo prova a mettere a tacere le polemiche scaturite dalle ultime notizie sul destino del Concertone: la società organizzatrice, vincitrice del bando, ha dato forfait. Un colpo di scena che parrebbe motivato dal ritiro degli sponsor grazie ai quali lo spettacolo, quest'anno, sarebbe stato a costo zero per l'amministrazione. Dunque, niente palco e niente musica. L'accordo è saltato. 

Ma Bergamo, che pur conferma la rinuncia della società, butta acqua sul fuoco, ricorda le 18 ore di spettacoli sui ponti del fiume Tevere (QUI I DETTAGLI), un'assoluta novità per la città, e rassicura i romani: "Stiamo lavorando per estendere alla serata del 31 dicembre lo spirito dell’iniziativa che animerà la giornata del primo gennaio 2017, dopo la rinuncia della società che aveva partecipato all’avviso pubblico per organizzare il classico Concertone al Circo Massimo". Insomma, ci sono dei problemi, non lo nega, ma sarebbe presto per gridare allo scandalo. "Leggo roboanti dichiarazioni di un clamoroso fallimento in merito alla vicenda del Concertone al Circo Massimo. Voglio rassicurare tutti: la Festa per il primo dell’anno a Roma c’è e sarà una delle più belle che i romani potranno ricordare". 

Poi specifica: "Gli uffici del Dipartimento Attività Culturali stanno lavorando insieme alle istituzioni culturali lungo questa direttrice, per presentare un programma di attività anche per la notte dell’ultimo dell’anno, pienamente coerente con ciò che seguirà a partire dalle 3 del mattino del primo gennaio". Non sarà dunque il classico concerto con brindisi a mezzanotte? Per il momento Bergamo si tiene vago. "Le forti innovazioni portano con sé sempre il confronto di diverse idee. Ritengo che le innovazioni di quest’anno, saranno nuova tradizione il prossimo. Il tratto prevalente è lo stare insieme come comunità".

Una risposta ai tanti attacchi ricevuti in mattinata dalle forze di opposizione. Dalla capogruppo Pd, Michela di Biase pronta ad attaccare il vicesindaco: "Bergamo buca la prima, non era mai accaduto in 24 anni di amministrazione". E poi: "Una trascuratezza che costerà cara alla città in termini di immagine e di arrivi turistici". Stessa lunghezza d'onda per le forze di centro destra. Così il capogruppo di Fratelli d'Italia, Fabrizio Ghera: "I grillini stabiliscono così, dopo la bocciatura sui conti da parte dell'Oref, un altro invidiabile primato: per la prima volta dopo vent'anni niente concertone a Roma". E ancora dal Pd, il deputato Anzaldi su Facebook che ha subito puntato il dito contro il nuovo modello organizzativo del grande evento, a costo zero per l'amministrazione, con sponsor e iniziative auto finanziate: "Si è rivelato un flop. Nessuno ha accettato, gli operatori del settore si sono dileguati, gli sponsor hanno dirottato le risorse altrove".

Sul punto ritorna lo stesso assessore. "Consapevoli della tradizione rispetto alla notte del 31 dicembre, per la prima volta abbiamo pubblicato un avviso per consentire a chiunque di offrirsi per organizzare il classico Concertone con risorse proprie, in modo da non percorrere la strada di affidamenti diretti a soggetti privati come fatto in passato. Consapevoli, in questa decisione, delle incertezze insite nel meccanismo, ma convinti della necessità di un forte segno di discontinuità anche nella modalità d’uso del Circo Massimo per eventi". Poi ripete: "La Festa di Roma c'è". 

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