Conad-Auchan, fumata nera al tavolo con i sindacati: nei supermercati inizia la mobilitazione
Le sigle sindacali Filcams Cgil, Fisascat-Cisl e Uiltucs denunciano richieste fondamentali "inevase" da parte dell'azienda: "Non si può rimandare, negozi già trasferiti"
Si è chiuso senza alcun accordo sulle cessioni dei primi 109 punti vendita Auchan e Sma ad imprese a marchio Conad il confronto tra sindacati e azienda. "Inevase" le richieste fondamentali avanzate al tavolo dai segretari nazionali di Filcams Cgil, Fisascat-Cisl e Uiltucs.
Conad-Auchan: fumata nera al tavolo con i sindacati
"A Conad, che dichiara di non aver ancora messo a punto il piano industriale, abbiamo chiesto, ancora una volta, un'assunzione di responsabilità nei confronti dei 18000 lavoratori del gruppo Auchan/Sma: salvaguardia dell'occupazione; rispetto dei diritti individuali e collettivi dei lavoratori; un sistema di relazioni sindacali utile a governare gli effetti di quel processo di affitti, subaffitti e cessioni di dei negozi, che Conad - dicono dalle segreterie sindacali di Roma e Lazio - non ha ancora presentato in modo trasparente e chiaro".
Ma l'incontro si è chiuso con una fumata nera. "La risposta dell'azienda è stata un 'No', nei fatti, giustificato con la necessità di rinviare quelle risposte ad una fase successiva"
"A quando?" - si chiedono però i sindacalisti visto che le cessioni sono in corso e a Roma i primi negozi sono stati già trasferiti a Conad.
I sindacati: "Lavoratori hanno bisogno di risposte"
"È davvero inaccettabile. Le lavoratrici e i lavoratori - tuonano i segretari generali Giuliana Baldini (Uiltucs), Stefano Diociaiuti (Fisascat) e Alessandra Pelliccia (Filcams) - hanno bisogno di risposte ora".
Da qui la scelta di iniziare la mobilitazione nei punti vendita. Da sabato 5 ottobre si terranno assemblee sindacali in tutti i luoghi di lavoro del territorio, "per informare le lavoratrici e i lavoratori delle risposte insufficienti date da Conad e per programmare una mobilitazione di massa che sensibilizzerà anche i consumatori, forze politiche e mass media".