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Martedì, 23 Aprile 2024
Politica

Nomadi, Sant'Egidio: “Trasferimenti: inutile sperpero di soldi pubblici”

Sul Piano nomadi del comune la Comunità di Sant'Egidio: "Stavolta il gioco è più costoso sperpero di soldi pubblici". Belviso: "Attacco politico, maggior parte delle cose scritte sono false"

La Comunità di Sant'Egidio si schiera apertamente contro il piano nomadi del comune di Roma e la volontà di trasferire i nomadi nel campo attrezzato La Barbuta. Il motivo? Questo “gioco” messo su da Roma Capitale sarebbe un “Inutile sperpero di soldi pubblici”.

CONTRO IL PIANO NOMADI - Così, la comunità di Sant'Egidio, con una nota, avverte la cittadinanza sulla “tattica” usata dal comune che non risolverebbe affatto il problema dei nomadi: “Il percorso è sempre lo stesso: rendere difficile la vita nei campi attrezzati esistenti, smettendo la manutenzione, invocare il 'degrado', e poi allontanarli oltre il Raccordo Anulare. Stavolta il gioco è più costoso sperpero di soldi pubblici".

LO STOP DEL TRIBUNALE - Quindi, il riferimento alla sentenza del tribunale che ha recentemente bloccato i trasferimenti: “E' anche imbarazzante  visto che il Tribunale di Roma ha rilevato che: 'il codice comportamentale imposto agli abitanti del nuovo villaggio attrezzato La Barbuta appare lesivo del diritto della libertà personale, alla vita privata e familiare e alla libertà di riunione', e ha chiesto di fermarsi. Intanto si distrugge il 'campo attrezzato' di Tor de' Cenci, regolare e attrezzato dal 2000, con fogne e opere già fatte a carico del Comune. Si decide di affollare il campo de La Barbuta, fatto con 9 milioni di euro del Fondo "emergenza rom" nazionale".
Secondo Sant'Egidio, "prima di spingere gli abitanti a trasferirsi in modi diversi, sono stati interrotti i servizi necessari alla manutenzione e gestione del campo. Lo si è declassato da campo attrezzato a campo tollerato. Adesso si procede all'espulsione di quelli rimasti. Per evitare equivoci, si abbattono con le ruspe i container comprati con i soldi pubblici e riutilizzabili anche in altri luoghi. Le macerie restano sul terreno e davvero per chi resta è il degrado. Sembra bombardato".

“FERMARE I TRASFERIMENTI” - La Comunità di Sant'Egidio chiede "di fermare immediatamente queste operazioni (movimenti per rendere la vita difficile agli abitanti sono registrati anche nel campo di Monte Mario, con l'abbattimento delle protezioni dal sole in piena estate), per evitare ulteriori danni e spreco di denari pubblici; di quantificare il valore delle opere di urbanizzazione e dei container regolari distrutti nel campo di Tor dé Cenci e nei casi analoghi precedenti; di quantificare il costo della mancata ricollocazione delle persone sgomberate in passato, dal momento degli sgomberi ad oggi, anche considerando che nel frattempo sono stati realizzati col piano emergenza Rom nuovi campi attrezzati ma non utilizzati per i primi "sfollati" in assistenza. E di introdurre il principio della responsabilità personale, economica, nelle decisioni che comportano evidente spreco di denari pubblici perché non siano i cittadini a sopportarne il peso". "Sorprende che in tempi di austerità e di spending review - conclude Sant'Egidio - si continuino a prendere decisioni dannose del bilancio della città quando esistono (e erano state proposte dalla Caritas, dalla Comunità di Sant'Egidio e altri) alternative ragionevoli".

SVEVA BELVISO – Non tarda la risposta del vicesindaco alle dichiarazioni della Comunità di Sant'Egidio: “Ho letto la dichiarazione di Sant'Egidio e ritengo che sia un attacco politico. La maggior parte delle cose che ci sono scritte è falsa. Qual è l'obiettivo? Chiedetelo a loro. Spiace che a fare questa dichiarazione sia un organo che si occupa della tutela dei più deboli e lo fa ottimamente. Nella dichiarazione si dice, ad esempio, che per il Centro di assistenza temporanea per senzatetto di via Salaria - che attualmente ospita 300 persone spendiamo fino a 40 euro a persona al giorno, mentre in realtà sono 13,50 euro a persona, per vitto, alloggio, assistenza sociale, al netto della vigilanza, e Sant'Egidio lo sa bene. Sanno che siamo sotto il livello di spesa per l'assistenza".

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