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Sabato, 20 Aprile 2024
Politica

Comunità energetiche rinnovabili, a Roma è boom di richieste

Sono 302 le richieste arrivate in una settimana alla regione Lazio

Più di 900 persone che ambiscono al titolo di “ambasciatore della transizione ecologica” ed oltre 300 richieste di informazioni raccolte in appena una settimana. La campagna di sensibilizzazione, avviata dalla regione Lazio sulle comunità energetiche rinnovabili, “Meno inquini, Più risparmi” è partita col vento in poppa, registrando un notevole successo, specialmente tra i semplici cittadini.

Le comunità energetiche sono, in sintesi, aggregazioni di soggetti diversi che condividono l’energia da loro prodotto. La regione Lazio ha pensato ad un bando per finanziare la nascita di queste comunità. Chiunque può dare vita a queste associazioni: famiglie, esercizi commerciali, imprese, comuni. Ogni cittadino, unendosi con altre persone o altri soggetti, può attivarsi nella gestione dei flussi energetici e può beneficiare non solo di una relativa autonomia, ma anche di vantaggi economici. Una soluzione green al problema del caro bollette, come spiegato nell’inchiesta portata avanti da Dossier RomaToday.

I numeri

In tutto, alla Pisana, sono arrivate 302 richieste di informazioni e contatto da parte di diversi soggetti. Un numero destinato ad aumentare visto che a novembre è prevista l’uscita del bando regionale per finanziare le comunità, in particolare gli studi di fattibilità.

“Si tratta di 302 adesioni complessive, raccolte on line attraverso la compilazione di tre tipi di form specifici, di cui 287 sono richieste di informazioni e aggiornamenti, 193 candidature per organizzare un incontro formativo e ben 93 sono soggetti che hanno già trovato un gruppo di 10 persone, quindi almeno 930 persone complessive, per organizzare un incontro di formazione per diventare ambasciatore della transizione ecologica, ovvero persone formate ad hoc che spiegano ad altri come far nascere una comunità energetica rinnovabile – dichiara Roberta Lombardi, assessora alla transizione ecologica e trasformazione digitale della regione Lazio – una risposta incoraggiante che ci dimostra che persone, stakeholder e operatori del settore, sono disposti ad attivarsi se sollecitati dalle Istituzioni con un progetto di soluzione, come le CER appunto, in grado di intervenire, anche nel medio e lungo termine oltre che nell’immediato, su questioni concrete come il caro bollette e l’ambiente”.

Tante le richieste da Roma

Sul totale di 302 adesioni, il 69,20 % proviene da Roma, l’11,26% da Frosinone, l’11,92% da Latina, il 3,31% da Rieti e il 3,64% da Viterbo, cui si aggiungono persino due richieste arrivate fuori dal Lazio, ovvero Isernia e Savona. Riguardo invece alla tipologia dei soggetti, la maggior parte sono cittadini (77,75%), seguiti da imprese (15,95%) ed enti locali (6,3%).

“Per quanto riguarda le scuole – dichiara ancora Roberta Lombardi in una nota- come assessorato alla transizione ecologica e trasformazione digitale abbiamo già programmato una serie di attività e materiali divulgativi all’interno degli istituti scolastici per i ragazzi delle classi che vanno dalla terza elementare all’ultimo anno di scuole superiori. Siamo sicuri che da loro arriverà l’interesse e l’impegno maggiori in quanto eredi diretti del futuro energetico e ambientale del nostro Pianeta”.

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