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Venerdì, 19 Aprile 2024
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I Comuni di Ciampino e Marino diffidano il Ministro delle Infrastrutture

Il Comune di Ciampino e Marino per dare soluzione all'annosa questione dell'inquinamento acustico e ambientale provocato dall'areoporto "Il Pastine" hanno deciso di presentare una diffida giudiziaria nei confronti del Ministro delle infrastrutture Altiero Matteoli. Stamane la conferenza stampa di presentazione alla presenza del legale Carlo Taormina.

Dare una soluzione immediata all’inquinamento ambientale ed acustico in cui versano le cittadine di Ciampino, Marino e parte del X Municipio di Roma a causa dell’impatto dell’aeroporto “Il Pastine” di Ciampino dopo una lunga battaglia amministrativa con la compagnia aerea Ryanair: questo l’obiettivo primario delle amministrazioni comunali di Ciampino e Marino.

Come riuscirci visto che la questione è divenuta ormai annosa e la conferenza dei servizi da più di quattordici mesi stenta a venire alla luce?

L’azione messa in campo è alquanto significativa e si concretizza in una diffida legale al Ministro delle infrastrutture Altiero Matteoli, il quale entro trenta giorni dalla presentazione dell'atto giudiziario dovrà adempiere amministrativamente alla questione chiedendo l'eliminazione dei voli civili dallo scalo ciampinese. In caso di mancato adempimento amministrativo si passerà poi ad una vera azione legale, essendo il Ministro il titolare della competenza in maniera di aeroporti.

Questo il piano presentato in conferenza stampa dal Sindaco di Ciampino, Walter Perandini, l'Assessore al Decentramento del Comune di Marino, Stefano Cecchi, l'Assessore all'Ambiente di Ciampino Enzo Lavagnini, Amalia Colaceci, Assessore provinciale ai Trasporti e Vincenzo Castagnecci in rappresentanza del Comitato cittadino per la riduzione dell'impatto ambientale dell'aeroporto; assenti per motivi famigliari e istituzionali il sindaco di Marino e l’assessore regionale all’Ambiente. Presente alla conferenza stampa anche il legale che si occuperà di seguire l’iter dell’azione giudiziaria, Carlo Taormina, noto avvocato spesso chiamato in causa per eclatanti casi come quello di Cogne.

Il Sindaco Perandini ha aperto la conferenza e ha così illustrato l'azione legale: "Dopo il rapporto Cristal e gli studi dell'Arpa Lazio che mettono in evidenza il livello di inquinamento il Ministro Matteoli non ha risposto alla richiesta di limitazione dei voli civili per questo abbiamo deciso di avviare un'azione legale."

La Provincia di Roma con il suo assessore Colaceci si è dichiarata vicino alle amministrazioni comunali e ai cittadini nelle loro battaglie pur denotando il grande assente, il Comune di Roma, senza il quale non si può pensare ad uno sviluppo metropolitano coerente.

Il presidente del Comitato cittadino Castagnecci ha parlato in nome dei cittadini dichiarando “folle e incivile” l’assenza di presa di posizione delle più alte istituzione per dare soluzione ad un’impattante situazione ambientale.

La conferenza stampa che si è conclusa con la firma del mandato legale, ha visto Carlo Taormina esporre in un dettagliato intervento le linee della sua azione giudiziaria: " L'azione messa in essere è molto forte, anche se potrebbe esserlo ancora di più, ma confidiamo sulla serietà del Ministro Matteoli che adempirà nei trenta giorni previsti per evitare un'inottemperanza amministrativa. L’azione legale è stata inevitabile perché la soluzione dell’apertura dell’aeroporto di Viterbo avrà, se non ci saranno problemi, una soluzione decennale. Altra possibilità sarebbe quella di dirottare i voli low cost su Fiumicino che ne ha tutte le potenzialità e i limiti di decibel nella norma. Con l’atto di diffida il Ministro delle Infrastrutture dovrà dire un sì o un no ad un suo dovere amministrativo.”.

L’iniziativa dei Comuni di Ciampino e Marino è stata comunicata prima della conferenza stampa, al tribunale di Velletri il quale già da alcuni giorni su spinta di alcuni cittadino ha aperto un fascicolo sull'impatto ambientale dell'aeroporto di Ciampino.

La battaglia continua su tutti i fronti e insieme all’azione delle amministrazioni comunali c’è anche quella dei comitati cittadini, tra cui il comitato No Fly che ha tenuto un volantinaggio a fine conferenza per criticare la scelta del legale del comune e chiedere, dopo aver interrotto settimane fa il Consiglio comunale, l’applicazione  della legge 267/2000 secondo cui in caso di pericolo per l’inquinamento si può arrivare alla chiusura di tutti i luoghi e gli uffici pubblici.

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