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Campidoglio, è polemica sulla commissione trasparenza. M5S scrive al sindaco

"Il comportamento del Pdl è strumentale e il primo cittadino dovrebbe fare da garante" denuncia De Vito. Oggi, durante la riunione dei capigruppo, possibile votazione

Lo scontro in Campidoglio sull'assegnazione della Commissione Trasparenza è arrivato sulla scrivania del sindaco Ignazio Marino. Il Movimento Cinque Stelle ha infatti inviato una lettera al primo cittadino, e al presidente dell'Assemblea consiliare, Mirko Coratti, “per denunciare la manovra del Pdl per toglierci anche la Commissione Trasparenza” cui era stato 'proposto' il consigliere M5S Daniele Frongia.

Quello che il capogruppo pentastellato Marcello De Vito definisce un vero e proprio “stratagemma” è iniziato la scorsa settimana quando due consiglieri del Pdl, Giovanni Quarzo e Roberto Cantiani, hanno fatto richiesta di passare dalla formazione di Berlusconi al gruppo misto insieme a Mino Dinoi, eletto nelle liste di Marchini. Dinoi aveva già annunciato che per la commissione Trasparenza avrebbe votato per il Movimento Cinque Stelle. “Ma diventando la maggioranza del gruppo, anche il 'Misto' voterà per il Pdl scippandoci così la presidenza” avevano denunciato nei giorni scorsi i consiglieri del M5S.  “Il '3 pari', con M5S, Marchini e Gruppo Misto che avrebbero votato per Frongia contro il Pdl, Fratelli d'Italia e Lista Civica per Alemanno, potrebbe diventare così un 'quattro a due'” spiega De Vito. “Un comportamento assolutamente strumentale, che non comporta una violazione di legge ma profili di illegittimità con la conseguenza di un eccesso di potere. Il sindaco e il presidente Coratti devono intervenire in qualche modo come garanti contro questo stratagemma del Pdl”.

A far scattare l'allerta dei M5S anche la possibilità che la votazione delle presidenze delle commissioni speciali possa aver subito un'accelerata nelle ultime ore. Oggi è infatti in programma la riunione dei capigruppo: “Probabilmente il Pdl chiederà di mettere in votazione la presidenza, che invece si era deciso di rimandare” afferma De Vito. “Dopo che si sono accaparrati tutte le vicepresidenze che spettavano all'opposizione, vogliono impedirci di ottenere anche la Commissione Trasparenza cui teniamo molto anche per quello che rappresenta. Se così non fosse, siamo stati esclusi da tutto” conclude De Vito.

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