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Rifiuti, l'Europa bacchetta Roma e il Lazio: "Problemi di fondo non sono stati risolti"

Le dichiarazioni del commissario Ue all'Ambiente, Virginijus Sinkevicius, critico anche verso il trasferimento dell'immondizia in altre regioni

"La situazione rifiuti a Roma si fa notare. Siamo ben consapevoli delle difficoltà, ma i problemi di fondo devono ancora essere affrontati". Lo stoccata a Roma, al Lazio ma allo stesso Governo per come in generale si sta gestendo il ciclo dei rifiuti arriva dal commissario Ue all’Ambiente, Virginijus Sinkevicius, in un'intervista rilasciata al sito Euractiv.com. 

"Gli impianti di trattamento dei rifiuti organici e delle discariche sono insufficienti - sostiene Sinkevicius - e ci sono state segnalazioni di problemi concreti che la raccolta e la gestione pongono alle autorità responsabili per la raccolta e la gestione di tutti i rifiuti prodotti". 

"Spedire i rifiuti in altre regioni italiane è legalmente possibile, ma non è la soluzione migliore" spiega poi Sinkevicius, guardando al nuovo piano rifiuti della Regione Lazio, da approvare, come "occasione perfetta per correggere le carenze individuate in passato, e spero possa aprire la strada a soluzioni sostenibili per la gestione dei rifiuti in tutta la regione".

Sinkevicius ha anche ricordato la situazione delle discariche abusive, con l'Italia che dal 2014 paga una sanzione che diminuisce con l'aumento dei siti sanati, dopo essere stata condannata dalla Corte Ue. "La Commissione deve applicare questa sanzione fino a quando tutte queste discariche non saranno rese conformi - ha spiegato il commissario - e ce ne sono ancora una quarantina che richiedono ulteriore lavoro".

"A Roma, come detto chiaramente dal Commissario europeo con delega all'Ambiente Virginijus Sinkevicius il servizio di raccolta presenta forti disagi e mancano gli impianti per il trattamento. Penso in particolare a quelli per i rifiuti organici" commenta la deputata LeU Rossella Muroni. "La Capitale ha urgente bisogno di un progetto per recuperare la fiducia dei cittadini, far crescere la differenziata, aumentare i servizi di raccolta porta porta e realizzare gli impianti che servono per la corretta gestione del ciclo dei rifiuti. Che non significa nuove discariche o inceneritori, ma impianti per la gestione della frazione umida, impianti per il recupero e il riciclo, centri del riuso. Perché l'economia circolare non può essere solo uno slogan, ma va realizzata a partire da una corretta gestione dei rifiuti. E serve collaborazione tra tutti i soggetti istituzionali coinvolti".

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