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Venerdì, 29 Marzo 2024
Politica

Ambulanti, scontro Lozzi-Raggi sui bandi: "Così la sindaca prende in giro i romani"

La candidata a sindaco, attuale presidente del VII Municipio interviene anche sui mercati rionali e chiede il rilancio

"Sulle criticità legate al commercio ambulante la sindaca vuole farci credere che la ricetta per tutelare i posti di lavoro, la legalità e il decoro della città sia derogare a una norma nazionale sulla base di un parere". Sono queste le parole di Monica Lozzi, attuale presidente del VII Municipio e candidata sindaco di Roma in risposta all’annuncio di Virginia Raggi di affidare a bandi pubblici le sorti delle bancarelle.

Nei giorni scorsi, dal Campidoglio il dietrofront sulla proroga delle licenze per gli ambulanti per i prossimi 12 anni. La decisione della sindaca si è avuta a seguito del parere espresso dall’Autorità Garante delle Concorrenza e del Mercato. "Presto ci saranno nuovi bandi per le bancarelle – aveva detto Raggi nei giorni scorsi – Per assegnare le licenze a nuovi operatori e non ai soliti noti".

Per Monica Lozzi, invece, la vicenda è più complicata di come l’ha presentata Raggi: "La sindaca da avvocato dovrebbe sapere che un ente locale non può andare in deroga ad una normativa nazionale solo sulla base di un parere, seppure autorevole, dell'Autorita' Garante delle Autorizzazioni”. Ha aggiunto: “Sappiamo benissimo che questo non si può fare, dato che il Comune si esporrebbe a molteplici ricorsi. Ecco perché questa dichiarazione della sindaca è l'ennesimo spot da vuota campagna elettorale. Il settore necessita di un intervento vero, serio. Bisognerebbe lavorare sulla sua riorganizzazione, sia per tutelare i lavoratori onesti, sia per garantire decoro a questa città. Non si puo' far credere ai cittadini che basti cambiare con un bando le concessioni per risolvere tutte le criticità legate all'ambulantati".

E sui mercati rionali, la candidata sindaca auspica un rilancio degli stessi spiegando: "Sono tre anni che non riusciamo a riempire le postazioni vuote pur mettendole a bando e ora vogliamo togliere il lavoro anche a quei pochi che hanno una postazione? Sarebbe pura follia. La messa a bando delle postazioni non basta se non è accompagnata da un rilancio degli stessi mercati".
 

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