Strade pericolose, il Codacons presenta sette denunce contro Gualtieri
Chiesto alla procura di verificare l'operato dell'amministrazione per le strade con più incidenti
Il tema della sicurezza stradale finisce in procura. Il Codacons ha presentato sette denunce per chiedere alla magistratura di intervenire, accertando le responsabilità di Roma Capitale e del suo sindaco, sulla sicurezza di alcune strade.
Le strade considerate più pericolose
Sono state sette le denunce inviate all’attenzione della procura della Repubblica. Una per ogni strada considerata “pericolosa”, vale a dire via Cristoforo Colombo, via Laurentina, via Nomentana, via Tiburtina, via Cassia, via Olimpica ed il lungomare di Ostia. Sono queste le arterie giudicate le più pericolose della città.
Le misure per contrastare gli incidenti
Gli incidenti di cui sono state teatro, hanno finito spesso per riempire le pagine della cronaca nera. “Le pessime condizioni delle strade in tutto il territorio della capitale sono la conseguenza di un livello inadeguato di misure di controllo e manutenzione da parte delle istituzioni ed in particolare del comune di Roma e dei municipi” ha fatto sapere l’associazione dei consumatori, motivando la presentazione delle sette denunce.
“Nonostante il continuo peggioramento delle condizioni e l'aumento di incidenti non sono state attuate le misure per la gestione di tale insostenibile situazione e quelle che il Comune e i municipi sosterrebbero di avere cercato di porre in essere si sono rivelate totalmente inadeguate. Appare necessario, opportuno e doveroso – conclude il Codacons – ribadire che il Comune ha l'obbligo ineludibile di garantire la sicurezza delle strade di sua spettanza”.
L'annuncio del sindaco
Nel corso del fine settimana il sindaco, intervenendo sul tema della sicurezza stradale, ha dichiato che “in queste ore” si è “iniziato ad incrementare i controlli sulle strade con autovelox, tutor ed etilometri. A febbraio, inoltre – ha aggiunto il primo cittadino -partiranno i primi interventi strutturali sui cosiddetti black points, gli incroci considerati come i più pericolosi”. Il secondo lotto riguarda quasi per intero la Cristoforo Colombo, la strada dove lo scorso 20 ottobre ha perso la vita l’ennesima vittima della strada.
I reati ipotizzati
Ma per il Codacons va comunque fatta chiarezza, accertando eventuali responsabilità ed omissioni da parte di chi, come Roma Capitale, è deputato a garantire la sicurezza stradale. Per questo infatti sono stati ipotizzati una serie di reati, “dal concorso alle lesioni colpose” ad “omesso controllo e vigilanza”, volendone citare solo un paio, su cui è stato chiesto di fare luce. Alla Corte dei Conti invece il Codacons ha chiesto di verificare “l'effettiva utilizzazione dei fondi pubblici legati alla manutenzione stradale”, al fine di fare chiarezza su un eventuale spreco di denaro pubblico a danno della cittadinanza.