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Claudio Santamaria fa marcia indietro e scarica la sindaca: "Non sosterrei più Raggi"

L'attore era salito sul palco di Piazza del Popolo alla vigilia delle elezioni del 2016: "Roma grande bellezza dormiente"

Dal palco di Piazza del Popolo per l'endorsement a Virginia Raggi alla vigilia delle elezioni amministrative del 2016, al mea culpa: Claudio Santamaria, David di Donatello per "Lo chiamavano Jeeg Robot" e Nastro d’argento per "Romanzo criminale", fa marcia indietro sul proprio sostegno alla sindaca e sull'appoggio aperto e pubblico ad uno schieramento politico. All'epoca quello pentastellato. 

Claudio Santamaria saluta Raggi: "Io strumentalizzato"

"Non salirei più sul palco per sostenere Virginia Raggi. Sono stato strumentalizzato. E poi visto l'andazzo generale non lo rifarei. Non mi piace quando mi etichettano come grillino" rivela in un'intervista rilasciata al Corriere della Sera per l'inserto Liberi Tutti.

"Ho creduto in un sogno, ho sperato in un progetto. In generale mi sono pentito di essermi esposto politicamente" ha detto l'attore che proprio di recente ha lasciato Roma per trasferirsi a Milano, zona Navigli, insieme alla moglie, la giornalista Francesca Barra. 

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L'attore parla di Roma: "Una grande bellezza dormiente"

"Milano è una città dinamica, piena di energia non aggressiva, non pesante, creativamente stimolante. C’è un’atmosfera europea che mi piace molto".

Poi il paragone, quasi malinconico, con la Capitale: "Roma resta una delle città più belle del mondo, se non la più bella. Ma è come se ci fosse questa grande bellezza dormiente che non sento vicino a quello che voglio fare". 


 

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