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Il centro paralimpico finisce nello scontro tra Eur spa e Campidoglio sull'ex Velodromo

Pancalli lancia l'allarme dopo lo stallo per il completamento della cittadella. Sul tavolo il progetto da oltre 55.000 mq di edilizia, verde pubblico e parcheggi che l'ente vorrebbe realizzare grazie al Piano Casa regionale

Da una parte Roma Capitale che aspetta di entrare in possesso di alcuni terreni, dall'altra Eur Spa (al 90% del ministero delle finanze e al 10% del Comune) che vorrebbe edificare nell'area dell'ex Velodromo portando a termine un progetto urbanistico per il quale è stata già depositata nel 2017 una richiesta di permesso a costruire. In mezzo il Comitato Italiano Paralimpico presieduto da Luca Pancalli, che vorrebbe concludere la Cittadella Paralimpica di Tre Fontane come da progetto, ma non può perché chi di dovere non si mette d'accordo sulla cessione dell'area interessata. 

L'allarme di Pancalli sui lavori della cittadella paralimpica

Nelle scorse settimane l'ex assessore Luca Pancalli (per cinque mesi, tra il 2013 e il 2014, ebbe la delega allo sport da Ignazio Marino), ha lanciato l'ennesimo allarme sul progetto della Cittadella paralimpica a Tre Fontane, Eur: "Non riusciamo a far partire i lavori di completamento, siamo fermi". Nel 2017 il presidente della Repubblica Sergio Mattarella aveva inaugurato l'impianto, seppur mancante della foresteria da 100 posti letto e di un campo coperto. L'allora ministro Luca Lotti aveva stanziato oltre 6 milioni di euro per la seconda tranche di opere. Zero carbonella: "Il terreno è di Eur Spa - ricorda Pancalli - e si devono mettere d'accordo con Roma Capitale". 

Il mistero della delibera bloccata e il progetto di edificazione dell'ex Velodromo

Secondo quanto emerso subito dopo il grido d'aiuto di Pancalli, a bloccare tutto da ormai sei anni sarebbe una delibera ferma in Campidoglio relativa all'area dell'ex Velodromo. Lì dove nel 1960 venne costruito un impianto olimpico poi demolito nel 2008 sollevando una nube di amianto, come raccontato da Dossier lo scorso 13 dicembre. L'ente, partecipato da MEF e Roma Capitale, vorrebbe costruire 18.000 mq di edilizia residenziale e 2.000 mq di housing sociale (cioè alloggi a prezzi calmierati), oltre a 5.000 mq di negozi e uffici, ma anche 12.400 mq di verde pubblico e quasi 20.000 mq di parcheggi. Un progetto ridimensionato nel tempo, più volte rivisto e discusso, che però è rimasto sempre su carta. 

Il Pd: "Non si sfrutti la cittadella per far leva sul progetto edificatorio"

"Ma non esiste nessuna delibera, lo ha detto già l'assessore Veloccia e posso ribadirlo io con certezza". A dichiararlo a RomaToday è Giuseppe Grazioli, capogruppo del Pd in IX municipio: "Il Comune e il municipio aspettano che vengano consegnate due aree, entrambe nei pressi dell'attuale cittadella - prosegue Grazioli - che devono passare dalle mani di Eur Spa e a quelle del Campidoglio. Già mesi fa avevamo svolto una commissione, con l'ex direttrice del dipartimento sport Cinzia Esposito che ci stava lavorando. Dopo tutto questo tempo ancora non si muove nulla: non vorrei che la situazione venisse usata per spingere la giunta Gualtieri a dare l'ok per l'edificazione dell'e Velodromo". 

Le criticità al Tre Fontane e il rischio stallo

Una decisione che non sembra affatto nell'aria e rispetto alla quale Grazioli ribadisce contrarietà: "Non c'è questa prospettiva - conferma - piuttosto nell'area dell'ex Velodromo bisogna pensare al verde e a spazi per eventi pubblici. Nel nostro territorio stanno arrivando palazzine di 9 piani già alla Cecchignola, avranno un enorme impatto e io sarei per bloccare quel progetto. Figuriamoci se vorrei altre case anche nell'ex Velodromo". Per questo giovedì 13 aprile è stata convocata una commissione municipale sul tema, con inviti estesi ai dipartimenti e agli assessorati sport e urbanistica "e ovviamente ad Eur Spa, perché bisogna fare un punto - annuncia Grazioli - e sbloccare le aree". Sbloccarle per permettere lo sviluppo definitivo dell'impiantistica al Tre Fontane, dove - ricordiamo - le ragazze dell'As Roma Femminile non hanno potuto giocare la Women Champions League perché il campo non è omologato: manca l'illuminazione adeguata. Roberto Gualtieri ha promesso lo start dei lavori a giugno, tra meno di due mesi, ma ad oggi c'è preoccupazione che possa non accadere

Il no del Comune al Piano Casa di Eur Spa

"Il Campidoglio ha già formalmente comunicato il percorso da seguire per vedere risolti i problemi legati al Centro Paralimpico - aveva detto l'8 aprile Veloccia -  che dipendono dalla mancata cessione delle aree del Tre Fontane da parte di Eur Spa. Quello indicato è un percorso non solo realizzabile ma anche veloce e di buon senso. Sarebbe interessante, quindi, capire chi lo ritiene irrealizzabile. Al contrario, di irrealizzabile c’e’ solo l’idea di condizionare la soluzione di un tema importante come quello del Comitato Paralimpico alla valorizzazione immobiliare proposta da Eur Spa, che intende costruire su un’area su cui vige un divieto assoluto di edificabilità". E' per questo che gli uffici "hanno già iniziato la pratica per il diniego". Eur Spa, dunque, non costruirà nemmeno un appartamento dove prima c'era il Velodromo olimpico. 

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