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Città metropolitana, eletto il Consiglio è corsa al posto di 'vice': in pole Coratti e Alessandri

Di competenza del sindaco Marino, la nomina del braccio destro è destinata ad alimentare il dibattito politico. Coratti, il più votato, si contende il posto con il sindaco di Monterotondo

Città metropolitana di Roma Capitale ai nastri di partenza. Con l'elezione del Consiglio metropolitano inizia l'avventura del nuovo ente a guida democratica con il Pd che si è aggiudicato più della metà delle poltrone, 14 su 24. Prima, entro il primo gennaio 2015, la stesura dello Statuto, poi scuole, urbanistica, mobilità, rifiuti. Sono questi alcuni dei temi che finiranno nel calderone di competenze del nuovo organismo nato dall'elezione di secondo livello a cui hanno partecipato quasi mille e cinquecento tra consiglieri e sindaci del territorio della Provincia di Roma per un totale di 121 Comuni. “Una sfida affascinante ed epocale” per usare le parole del sindaco Ignazio Marino che però prima di entrare nel vivo dell'attività amministrativa dovrà confrontarsi ancora con un nodo tutto politico: la nomina del vicesindaco di stretta competenza di Marino, che di diritto è anche primo cittadino metropolitano.

La battaglia, come delineatosi fin dall'inizio, si gioca quasi esclusivamente all'interno del Partito Democratico che si è conquistato più della metà dei seggi a disposizione staccando di gran lunga il secondo partito, Forza Italia, presente in Consiglio con quattro consiglieri. Due gli esponenti del Movimento cinque stelle e di Nuovo Centrodestra e infine uno per Sel e Fdi. In cima alla lista c'è l'esponente NoiDem, corrente che fa capo all'europarlamentare Enrico Gasbara, al deputato Umberto Marroni e alla renziana Lorenza Bonaccorsi, Mirko Coratti con 5888 voti ponderati. Il presidente dell'Assemblea Capitolina si è aggiudicato il titolo di mister preferenza garantendosi il primo posto per la nomina a braccio destro di Marino. “Sceglierò tra i più bravi” aveva detto il sindaco che nel suo voto ha preferito appoggiare un candidato dei Castelli piuttosto che l'esponente capitolino Antonio Stampete, comunque eletto. Coratti, con 5 preferenze contro le 4 'previste', si sarebbe aggiudicato anche l'appoggio dell'ex assessore alla Scuola di Alemanno, il cattolico Gianluigi De Palo. Oltre al più votato, la corrente NoiDem ha incassato diversi eletti entrando in Consiglio anche con Pierpaolo Pedetti, Orlando Corsetti e il sindaco di Rocca di Papa, Pasquale Boccia.

TUTTI GLI ELETTI

Numeri alla mano, la seconda per numero di voti è Svetlana Celli, Lista Civica per Marino, tra le uniche tre donne che troveranno spazio nel nuovo Consiglio. In tema di quote rosa, i politici riescono a fare peggio dei cittadini quando sono al voto. Il 'duello' con Coratti, almeno per il momento, però non spetta alla Celli. Ma al sindaco del comune di Monte Rotondo Mauro Alessandri che fa riferimento al capogruppo del Pd in Regione, Marco Vincenzi e gode dell'appoggio del presidente della Pisana Daniele Leodori e del senatore Bruno Astorre, sostenitore anche degli eletti Michela Califano e Danilo Sordi. Alessandri è da tempo il preferito di quanti, nello scontro tra Roma e il territorio della provincia, sostengono che per bilanciare la presenza del sindaco della Capitale serva a fare da 'vice' una figura della provincia. A differenza di Coratti però, che è andato forte anche nei comuni dell'hinterland romano, Alessandri ha preso solo un voto nella Capitale.

Perde quota, anche se resta in lizza, Gemma Azuni (Sel), altro nome emerso nelle scorse settimane come possibile braccio destro del sindaco Marino. Ridimensionata anche la posizione di Gianni Paris, espressione dei Giovani turchi di Orfini, al sesto posto della classifica dei voti, che era stato caldeggiato come prima scelta dello stesso sindaco Marino. Per la decisione, però, c'è ancora tempo e ci sarà spazio per alimentare dibattito e polemiche.

Il voto ha disegnato anche i rapporti di forza all'interno di un centrodestra frammentato. Non ultima l'ex vicesindaco di Gianni Alemanno Sveva Belviso fresca di nuovo partito proprio a poche ore dall'elezione di domenica ma che non ha mancato di far avere il suo appoggio al candidato del suo vecchio partito Ncd Alessandrio Priori. A passare a pieni voti con quattro poltrone è Forza Italia che vede in cima alla lista l'area del capogruppo regionale Luca Gramazio con il candidato Andrea Volpi che si è aggiudicato 3742 voti. Seguono in ordine di voti Massimiliano Giordani 'sponsorizzato' dal consigliere della Pisana, Adriano Palozzi, Ignazio Cozzoli vicino all'ex presidente della Regione Luciano Ciocchetti, Carlo Eufemi al consigliere capitolino Giordano Tredicine.

Un risultato che ha portato il coordinatore romano di Forza Italia Davide Bordoni e quello provinciale di Fi, Adriano Palozzi ad avanzare pretese sulla poltrona di vicesindaco: “E' un successo elettorale” scrivono in una nota congiunta. “Alla luce di questi risultati Forza Italia si trova legittimamente nelle condizioni di richiedere la vicepresidenza dell'Area metropolitana a garanzia dell'equilibrio amministrativo e nel rispetto di un dato politico che ha fatto emergere una forte rappresentanza del nostro partito".

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