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Politica Flaminio / Via Guido Reni

Nell'ex caserma di via Guido Reni una Città della Scienza: “Taglio del nastro entro il 2017”

Nel progetto anche 35mila mq di case. L'investimento, di circa 350 milioni di euro, sarà della Cassa depositi e prestiti che ha acquisito l'area dall'Agenzia del demanio

L'ex caserma di via Guido Reni nel quartiere Flaminio ospiterà la Città della Scienza. Al suo fianco, nuove residenze, spazi per servizi pubblici, una nuova piazza. È questo quanto previsto dal progetto di rigenerazione urbana, il primo dell'amministrazione Marino, presentato questa mattina nella Sala delle Bandiere in Campidoglio dal sindaco e dall'assessore Giovanni Caudo. Con loro anche Marco Sangiorgio, direttore della Cassa depositi e prestiti Investimenti sgr che alla fine dell'anno passato ha acquisito l'area demaniale, e Giuseppe Gerace, presidente del II municipio. “Sono estremamente felice di presentare questa mattina il primo progetto che va nella direzione che avevamo indicato in campagna elettorale” ha affermato il primo cittadino che ha sottolineato la necessità di dire basta “all'edificazione dell'agro romano” per fare “come Londra o Parigi in cui si riqualifica ciò che è già stato costruito”. Tempi? Un iter preciso ancora non c'è, si attende l'approvazione della delibera in consiglio comunale, ma il primo cittadino “spera di tagliare il nastro entro il 2017”.

IL PROGETTO - La trasformazione riguarda un'area di circa 51mila metri quadri sui quali si prevede di edificare 72mila metri quadri di nuovi edifici “senza incidere sul volume complessivo a differenza di quanto previsto nel protocollo d'Intesa firmato dalla precedente amministrazione” puntualizza Caudo. Di questi 27mila saranno destinati alla Città della Scienza mentre 35mila saranno destinati a residenze. Dei 35mila metri quadri di case, 6mila saranno alloggi sociali (da vendere o affittare a canoni convenzionati da destinare a soggetti con reddito che non permette accesso ad alloggi a libero mercato) per un totale di circa 70 alloggi, mentre 29mila metri quadri saranno residenze private per un di circa 200 alloggi. Infine 5 mila metri quadri verranno occupati da spazi commerciali e altrettanti da strutture ricettive. Un'area di 14mila metri quadri invece ospiterà attrezzature pubbliche di quartiere. Per quanto riguarda i servizi pubblici, come spiegato dal presidente del II municipio ha annunciato “un'assemblea pubblica per deciderne la destinazione insieme ai cittadini”. Il progetto è stato pensato per entrare in relazione con le altre strutture presenti nel quartiere Flaminio “a partire dal museo di arte contemporanea che sorge lì vicino, il Maxxi, e dall'Auditorium Parco della Musica”.

FINANZIAMENTO – A finanziare il progetto, elaborato grazie alla collaborazione fra Roma Capitale, Ministero delle finanze-Agenzia del demanio e il Fondo immobiliare gestito dalla Cassa Depositi e Prestiti Investimenti SGR, sarà la Cassa depositi e prestiti che ha alla fine dell'anno scorso acquisito l'area dallo Stato. Il finanziamento che verrà mosso complessivamente per l'operazione ammonta è stimato dall'amministrazione "in circa 350 milioni di euro” ha spiegato l'assessore Caudo anche se il piano finanziario, come specificato dal presidente della Cdpi sgr “è ancora da costruire” e non si esclude “l'intervento di operatori privati”. La realizzazione della Città della Scienza e dei servizi pubblici annessi non avrà costi per il Comune di Roma. Le risorse verranno reperite grazie alla messa a valore dell'area.

ITER Il primo passo per l'avvio del progetto è stato la revoca della delibera 8 del 28-29 ottobre del 2010 attraverso la quale si intendeva dare attuazione al Protocollo d'Intesa fra il Comune di Roma e il ministero della Difesa che prevedeva la valorizzazione delle quindici caserme della Capitale. “La finalità pubblica all'intervento è stata restituita con la memoria approvata il 25 settembre 2013 e successivamente con il via libera alla variante urbanistica in giunta il 27 dicembre dello scorso anno” ha spiegato Caudo. Si attende invece il voto in assemblea capitolina.

CAUDO – Soddisfatto l'assessore alla Trasformazione Urbanistica Giovanni Caudo che ha parlato di intervento “in grado di rivitalizzare il quartiere dandogli una nuova identità, offrire nuovi servizi ai cittadini, contribuire alla crescita economica di Roma e dell'intero Paese”. L'operato dell'amministrazione Marino parte dunque dalla valorizzazione dell'ex caserma di via Guido Reni. “Da oggi inizia un lavoro impegnativo di realizzazione di quello che oggi è un progetto ma che diventerà nei prossimi mesi un lavoro concreto attraverso un processo di partecipazione”.

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