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Via dalla piazza che li ha fatti crescere come realtà culturale di Roma. Da piazza San Cosimato a tre "arene cinematografiche in periferia". Questa la decisione dei ragazzi del Cinema America, guidati da Valerio Carocci, illustrata oggi durante una conferenza stampa nei locali del We Gil, a Trastevere

“Ce ne andiamo”. Con queste parole Valerio Carocci dell’associazione Cinema America, chiude definitamente la questione di piazza San Cosimato e del bando pubblico che l’amministrazione capitolina ha deciso di effettuare nell’ambito dell’Estate Romana 2018. “Una scelta politica - continua Carocci - hanno preferito fare un bando destinando risolse pubbliche al posto un progetto come il nostro che, in maniera del tutto autonoma, ha riportato la cultura in una piazza da tempo vuota, e che avrebbe addirittura versato 35mila euro di suolo pubblico alle casse di Roma Capitale. So io che bando dovrebbe fare il Comune - dice Carocci  quello per cercare un nuovo assessore alla Cultura. Il bando per l’Estate Romana contiene una censura a cui noi non possiamo sottostare - mette in evidenza -, il divieto di critica nei confronti dell’amministrazione e degli amministrazioni. Ecco svelato il mistero”.

Tre le location su cui l’associazione ha impostato il nuovo progetto per le rassegne cinematografiche all’aperto. Il porto turistico di Roma ad Ostia dal’11 giugno all’8 settembre per una platea di 1500 persone. Monte Ciocci a Valle Aurelia dal 16 giugno al 31 luglio per 199 posti a sede. Il casale della Cervelletta a Tor Sapienza, in collaborazione con l’Ente regionale Roma Natura, dal 9 giugno al 29 luglio su una superficie totale di 204 metri quadri. “Per un totale di 185 proiezioni ad ingresso gratuito - continua Carocci -.

Accanto all’associazione, la mini sindaca del I municipio Sabrina Alfonsi: “Quanto accaduto mostra la miopia amministrativa in cui sta ritrovando questa città”.

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