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Venerdì, 19 Aprile 2024
Degrado capitale / Tor di Quinto / Via Flaminia

Il cimitero è allagato: i familiari non sanno dove passare per portare un fiore ai loro cari

La protesta per le condizioni del Flaminio: "Acqua sui pavimenti e infiltrazioni dai soffitti"

Il pavimento completamente allagato sul quale galleggiano detriti, petali e foglie secche. Dalle infiltrazioni sul soffitto le gocce d’acqua cadono costanti a terra, i rivoli scivolano su pareti e finestre sotto lo sguardo attonito e desolato di quanti si recano al Cimitero Flaminio per portare un saluto o un fiore ai propri cari defunti. Benvenuti nel reparto ossario del corpo D, quello che da tempo, è il caso di dire, “fa acqua da tutte le parti”

Tombe completamente allagate al Cimitero Flaminio

“Siamo veramente schifati da questa situazione” - scrivono in un cartello di protesta i familiari dei defunti. “Per portare un fiore non sappiamo dove passare con tutta l’acqua sui pavimenti e le infiltrazioni dai soffitti”. Uno “scempio”, dicono i parenti di coloro che riposano in quell’edificio del cimitero di Prima Porta. Sono decine le lamentele dei cittadini che frequentano l’enorme camposanto: 140 ettari di estensione con 37km di strade interne, considerato un capolavoro di architettura cimiteriale contemporanea è invece un monumento al degrado. 

A Roma si muore due volte

Una città, Roma, dove si muore due volte come raccontato nel viaggio di Dossier tra il degrado e l’abbandono dei cimiteri capitolini. Il piano di ristrutturazione dei cimiteri romani da 7 milioni di euro, lanciato ormai un anno fa, è ancora in larga parte da completare. Così ai cittadini non resta che la protesta. Mail ad Ama e al Comune, segnalazioni anche al municipio in cui ricade il Flaminio. Dal canto suo il XV ha chiesto ad Ama di effettuare un sopralluogo e porre in essere tutti gli interventi necessari al ripristino del decoro e della fruibilità di quelle aree dove “la situazione di costante allagamento - ha scritto il minisindaco Daniele Torquati in una nota indirizzata ai Servizi Cimiteriali - rende problematico l’accesso degli utenti”.

I cimiteri capitolini fuori controllo

“Una condizione totalmente fuori controllo” - commenta il comitato per la tutela dei cimiteri capitolini, nato anni fa per contrastare lo stato di degrado dei campisanti di Roma. “Un’umiliazione continua per chi si reca in visita ai propri cari”. 

“Il cimitero Flaminio è in una situazione ignobile, aggravata da un’indifferenza che non può più nascondersi dietro la solita litania della mancanza di denaro, di personale, di firme, timbri e protocolli. Il degrado è ovunque tra viali e fabbricati, le lamentele dei cittadini si moltiplicano” - commenta il consigliere comunale della Lega, Fabrizio Santori. “Sono decine le segnalazioni dei parenti dei defunti che protestano per gli allagamenti e le infiltrazioni nell’ossario del Corpo ‘D’. Sistematicamente ignorate anche le proteste per un tubo rotto da ormai un anno in un edificio che ospita loculi: l’acqua scende ininterrottamente da un piano all’altro mettendo a rischio la struttura, scivola tra vetrate divelte, ascensori mai messi in funzione, lapidi appoggiate ovunque. Eppure - sottolinea l’esponente romano del Carroccio - una concessione trentennale per un loculo costa oltre 3500 euro, una cifra alta per una manutenzione inesistente cui conseguono necessariamente anche molti sprechi. Da Ama nessun intervento, il Municipio si limita a scrivere all’azienda per chiedere sopralluoghi e il ripristino del decoro, ma senza risultato. Roma capitale dell’incuria punta dunque al primato anche nell’insulto alla memoria e alla propria stessa civiltà. Non è possibile attendere oltre. Servono - conclude Santori - azioni immediate: sono a rischio anche l’igiene e la sicurezza di tutto il comprensorio”

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