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Cimiteri capitolini, sepolture e cremazioni tornano regolari: riapre anche il Laurentino

Dopo il periodo di emergenza le operazioni cimiteriali sono tornate ad essere svolte regolarmente e nei tempi previsti, il Laurentino riapre alle sepolture

Il cimitero Laurentino ha riaperto alle sepolture. Dopo un anno di stop sono riprese le attività di inumazione salme e ceneri. “Si tratta di un risultato reso possibile grazie al lavoro di intensificazione delle operazioni cimiteriali di esumazione e ai lavori effettuati per la realizzazione di un nuovo campo di inumazione per le urne cinerarie, che è già disponibile” - ha fatto sapere Ama in una nota. 

Cimitero Laurentino: riprendono le sepolture

​​L’ampliamento del Laurentino, atteso per lungo tempo, era stato rallentato dalla scoperta di un’antica vasca romana e da complicazioni legate al fatto che, il camposanto, è realizzato in un’area soggetta al “vincolo Bondi” sull’agro romano. Ostacoli superati.

Anche la digitalizzazione del servizio ha permesso di snellire i tempi e riprendere a pieno regime le attività: domande da presentare in via telematica, pagamento tramite bonifico. Tutto più veloce. 

Così il Laurentino torna a completare il sistema dei cimiteri capitolini: quello che nell’ultimo anno, tra picco di mortalità, sepolture e cremazioni a rilento, aveva scritto una delle pagine più vergognose di Roma. Carri funebri in coda, salme stipate nei depositi, famiglie costrette a lunghe attese per seppellire o cremare il caro defunto. 

Ama Cimiteri Capitolini: "Operazioni svolte regolarmente"

Dopo mesi di “emergenza” la situazione è tornata alla normalità. “Attualmente, tutte le operazioni cimiteriali vengono svolte regolarmente, nei tempi programmati. AMA Cimiteri Capitolini - ha evidenziato interpellata da RomaToday - sta mettendo in campo un grande sforzo tecnico ed amministrativo per migliorare le condizioni dei cimiteri romani. I tempi di attesa per le cremazioni sono diminuiti a 3 o 4 giorni dalla presentazione della pratica, con un aumento, ad ottobre di quest’anno, di oltre 700 cremazioni rispetto allo stesso mese del 2020 e di oltre 1.700 autorizzazioni, comprensive di quelle effettuate fuori Roma. Questo, nonostante nel 2021 ci siano stati 36.000 decessi rispetto ai 30.000 del 2019 ed ai 33.800 del 2020”. 

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