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Domenica, 24 Settembre 2023
Politica

Ecco perchè i cimiteri di Roma sono andati in affanno

Investimenti scarsi, forni mai costruiti e poco personale. Ama rincorre i ritardi: “Assunzioni e snellimento burocrazia”

I cimiteri di Roma ancora in affanno. Tempi biblici per la lavorazione delle pratiche, depositi pieni, cremazioni a numero chiuso: fuori le famiglie dei defunti aspettano, gli operatori delle agenzie funebri tentano di destreggiarsi tra burocrazia e intoppi, il personale, da sempre sotto organico, arranca.

I cimiteri capitolini in affanno

Il trend dei decessi in aumento in concomitanza con la pandemia da Covid-19 ha acuito la crisi, ma i cimiteri capitolini soffrono anni di mancati investimenti su strutture e personale. “Non è mai stato dato seguito all’impegno assunto dalla Giunta ad agosto 2017, con la delibera che stabiliva la costruzione di quattro nuovi forni crematori, che, se fossero stati realizzati, avrebbero impedito di far vivere alla Capitale questa brutta pagina di storia” - ricordano Natale di Cola, Cgil Roma e Lazio, e Giancarlo Cenciarelli, segretario generale Fp Cgil Roma e Lazio.

Cremazioni, attesa di oltre un mese: le salme restano nei depositi. Sui cimiteri il Comune è in ritardo di tre anni

Una svolta repentina quel che servirebbe per evitare il ciclico collasso dei cimiteri di Roma. “Infrastrutture, assunzioni, organizzazione e snellimento delle procedure: nulla di tutto questo è stato fatto e non c’è nessuna previsione di adeguati investimenti per il futuro. Le assunzioni programmate sono ferme al palo, bloccate dal lungo e faticoso percorso di approvazione dei bilanci. Le proteste di famiglie e addetti del settore in questi giorni sono il segnale esplicito di una situazione che già da tempo è sul punto di esplodere”. 

"Contro il palese degrado dei servizi cimiteriali capitolini, servono azioni perchè è finito il tempo delle parole: stanziare risorse per sopperire alle carenze strutturali e interrompere o, quanto meno ridimensionare fortemente, il numero di impiegati in smartworking" - aggiunge il segretario nazionale Ugl Partecipate, Stefano Andrini, sottolineando che "i cimiteri sono luoghi sacri per tutti e tutti, compresi Ama e sindacati, dobbiamo rispettarne la sacralità". Per il segretario nazionale "occorre riaprire gli uffici amministrativi, che sono parte in causa del disastro gestionale e del progressivo peggioramento delle condizioni dei servizi. È vero che questi ultimi scontano anni di carenze strutturali, ma esse si possono sopperire con investimenti e, visto il numero di salme in giacenza per cremazione, bisognerebbe soltanto tacere passando immediatamente ai fatti. Senza dimenticare che i cittadini iniziano a prendersela, a prescindere, con coloro che, invece, stanno continuando a lavorare. Basta con le campagne a discapito del lavoratore".

Ama: "Operazioni cimiteriali assicurate"

Ama Cimiteri Capitolini difende il proprio operato: “Anche in questo periodo eccezionale, a causa dell'emergenza sanitaria da Covid-19, a Roma le operazioni cimiteriali sono sempre state e continuano ad essere assicurate. Anche nella giornata di oggi, sono state accolte tutte le salme giunte al cimitero Flaminio per essere cremate”. Numeri alla mano mostra l’aumento dei decessi a Roma: 4.763 defunti in più registrati da ottobre 2020 a marzo 2021 rispetto agli analoghi mesi del biennio 2019/2020 (+30%). Un delta di incremento confermato anche dai primi 13 giorni di aprile, con 178 defunti in più rispetto all'anno scorso.

Investimenti, snellimento pratiche e assunzioni

“L'azienda ha intrapreso un'azione di turn around della business unit che va avanti a ritmi serrati su tutti i fronti. Lo sforzo di AMA è ancora più rilevante visto il sottodimensionamento della forza in organico in questo specifico settore, deficit che sarà recuperato nei prossimi mesi con l'assunzione di 20 nuovi addetti”. Sostituiranno i 16 lavoratori licenziati per condotte illecite.

Si lavora anche allo snellimento dell’iter burocratico e all’abbattimento dei tempi di lavorazione delle pratiche attraverso la digitalizzazione e la dematerializzazione dei servizi rivolti all'utenza: “Il sistema informatico dei Cimiteri sarà rivoluzionato nell'ottica della trasparenza efficientando i processi interni e implementando i servizi online rivolti alle agenzie funebri e ai cittadini”. Ci sono poi gli oltre due milioni di euro per interventi di manutenzione nei vari Cimiteri: parte serviranno per la costruzione dei forni crematori proprio al Flaminio. Con almeno tre anni di ritardo. "Desidero ringraziare tutti gli addetti di AMA Cimiteri Capitolini per l'impegno che, dallo scorso mese di ottobre, stanno dispiegando in una contingenza così complessa - ha sottolineato l'Amministratore Unico di Ama, Stefano Zaghis - uno sforzo davvero straordinario di cui l'azienda terrà debito conto". 

“Scusa mamma se non riesco ancora a farti tumulare”

Intanto però i muri di Roma sono tappezzati dei maxi manifesti di un figlio disperato: “Scusa mamma se non riesco ancora a farti tumulare”. Così Oberdan Zuccaroli ricorda alla città che c’è chi attende di poter dare degna sepoltura ad un proprio caro da oltre un mese. 
 

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