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Cimiteri, le scuse di Ama non bastano. Pronta la class action: “Il decoro dei defunti è stato offeso”

La Municipalizzata prepara il piano con investimenti per 55 milioni di euro, ma i ritardi non placano l'ira di chi ha subito disagi a causa dei deficit strutturali e organizzativi. Assotutela: "Zaghis si dimetta"

Le scuse di Ama non bastano a placare ira e polemiche sulla gestione dei cimiteri di Roma. Sepolture e cremazioni a rilento, depositi pieni e familiari dei defunti costretti a dolorose attese. L’aumento dei decessi, in concomitanza con la pandemia da Covid-19, ha fatto emergere tutta la fragilità di un sistema a cui da anni si chiedeva di mettere mano: ampliamenti, nuovi campisanti e ulteriori linee crematorie mai arrivati nonostante, prima nel 2017 e poi nel 2019, fossero stati indicati come necessari. Così i cimiteri capitolini, con pure il personale a ranghi ridotti, si sono ritrovati sull'orlo del collasso. 

Cimiteri capitolini sull'orlo del collasso

Agenzie funebri sul piede di guerra, tanto da minacciare il trasporto dei feretri in Campidoglio; famiglie colpite dal lutto costrette a denunce veementi: dai maxi cartelloni di un figlio disperato con le scuse alla mamma per non essere ancora riuscito a farla tumulare (dopo tre mesi ndr.), ai social con il deputato Andrea Romano a fare da cassa di risonanza con il suo dramma familiare, la prematura scomparsa del figlio e la mancata sepoltura dopo due mesi. C’è stato poi un altro giovane papà a gridare il dolore per non essere riuscito, in tre mesi, a riavere le ceneri della figlia scomparsa alla tenera età di 7 anni

"Voglio presentare le mie scuse e quelle dell'azienda a tutti coloro che hanno subito un lutto negli ultimi 15 mesi. Voglio rassicurare tutti i cittadini e l'Aula che tutto quello che Ama poteva fare, lo ha fatto" - ha detto l’Amministratore Unico di Ama, Stefano Zaghis, durante la seduta straordinaria dell’Assemblea Capitolina dedicata proprio alla situazione dei cimiteri di Roma. 

Il piano di Ama per i cimiteri di Roma

Pronto anche un piano pluriennale 2021-2024 che prevede 55 milioni di euro di investimenti. Il piano, che sarà presentato al Comune entro maggio, “consentirà sia di ristrutturare l’importante patrimonio architettonico presente, sia di potenziare le strutture operative (in particolare di cremazione)”. Previsto poi l’innesto di 20 nuovi operatori cimiteriali e 5 ulteriori figure amministrative. 

Cimiteri capitolini: class action contro Ama

Scuse e rassicurazioni che non fermano la class action, promosa da Codici, che coinvolge le famiglie dei defunti e i romani pronti a chiedere davanti ad un giudice “un giusto e doveroso risarcimento per i patimenti subiti e per l’offesa al decoro dei defunti”. “In un quadro generale pietoso – afferma Ivano Giacomelli, Segretario Nazionale di Codici – e di fronte a ritardi gravissimi, l’azienda ha pensato bene di annunciare possibili azioni per procurato allarme nei confronti di chi, come noi, si è rivolto alla Procura per chiedere di verificare una situazione allucinante. Tempo qualche giorno e arrivano le scuse ai romani che da mesi attendono di seppellire i propri cari. Troppo facile, non funziona così. Cara Ama, le scuse non bastano. E non ci interessano nemmeno i numeri snocciolati dall’Amministratore Unico nella seduta straordinaria dell’Assemblea capitolina e tantomeno gli impegni. Il tempo delle promesse e dello scaricabarile è scaduto. Ci auguriamo che la Procura faccia chiarezza e che la situazione venga finalmente affrontata in maniera seria, avviando un percorso che porti ad un servizio efficiente. Dal canto nostro, andiamo avanti con l’azione per tutelare i romani, che non meritano lo scempio riservato alle spoglie dei loro cari”.

Caos cimiteri: "Zaghis si dimetta"

Non solo. C’è chi chiede le dimissioni di Zaghis. “Quanto accaduto in queste settimane nei cimiteri capitolini è qualcosa di inaccettabile, che lede la dignità dei defunti e non rende onore all’immagine di Roma. Per questa ragione, le scuse dell’amministratore unico di Ama non bastano, anzi rappresentano un palliativo mediatico, seppur apprezzabile nelle intenzioni, per nascondere un fallimento che può che concludersi con le dimissioni dei vertici della municipalizzata. Al contempo, il Campidoglio grillino non deve sfuggire dalle sue responsabilità e la sindaca Raggi - incalaza il presidente dell’associazione Assotutela, Michel Emi Maritato - deve rendersi conto delle inefficienze amministrative e operative in tema di camposanti comunali: si parla di manutenzione carente, di personale a ranghi ridotti, di investimenti insufficienti, di problemi nelle tumulazioni e cremazioni. Un contesto assolutamente allarmante che deve essere affrontato con soluzioni definitive e concrete”.

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