A Roma è di nuovo caos cremazioni: al cimitero Flaminio depositi pieni
Le bare saranno temporaneamente accolte al Verano. Ama Cimiteri Capitolini rassicura: "Solo problema tecnico, sarà risolto entro la settimana"
Le agenzie funebri denunciano depositi pieni, proprio come fu per buona parte dell’anno scorso quando l’aumento dei decessi mandò in tilt l’intero sistema dei cimiteri capitolini, Ama risponde parlando di un non meglio precisato “problema tecnico”. Fatto sta che le salme destinate alla cremazione dovranno essere trasportate verso il cimitero Verano “dove verranno accolte fino a diverse indicazioni”, solo dopo potranno essere portate nei forni crematori del Flaminio. È quanto emerge da una comunicazione di servizio che la municipalizzata ha mandato alle agenzie funebri e che RomaToday ha potuto visionare. Così Roma trema di fronte all’ipotesi di un nuovo caos cremazioni con le bare stipate per giorni nei depositi, i carri funebri in coda e le famiglie colpite dal lutto costrette pure ad un’attesa estenuante.
Al Flaminio depositi pieni: le salme da cremare attendono al Verano
“I depositi delle bare presso il cimitero di Prima Porta al Flaminio sono nuovamente pieni, dopo lo scandalo delle centinaia di salme in giacenza solo un anno fa” - lancia l’allarme Federcofit, la federazione del comparto funerario italiano, che proprio ieri aveva partecipato ad un incontro con il direttore dei servizi funebri e cimiteriali di Ama. “Durante questa riunione ci era stata garantita la massima collaborazione per risolvere una serie di problematiche relative ai cimiteri e alle cremazioni a Roma e anche per fornire un servizio adeguato e professionale alla cittadinanza. E invece stamattina (ieri ndr.) - tuona Marco Aquilini, vicepresidente nazionale di Federcofit - abbiamo ricevuto questa inattesa comunicazione sul deposito temporaneo delle bare al Verano, che costringerebbe le famiglie dolenti, oltre ad un lungo periodo di attesa, anche a farsi carico di ulteriori spese per il successivo trasferimento a Prima Porta”.
Il trasporto delle salme dal Verano al Flaminio: “Non pesi su famiglie”
Da qui la lettera urgente di Federcofit, sottoscritta anche dalla federazione Feniof, ad Ama in cui si chiede se “l'onere del trasferimento della salma (e le conseguenti responsabilità) spetti all’impresa funebre, con conseguente aggravio di spese per il cittadino” e, in caso affermativo, sollecitare la municipalizzata a “rendere pubblica tale disposizione, onde evidenziare che l'eventuale aggravio di costi per il cittadino non dipende dalla volontà dell'impresa funebre”, ma dalle decisioni dell’azienda comunale. “Siamo davvero stupiti che, durante la riunione non si sia fatto il minimo accenno a tale disposizione, che evidentemente, vista la ristrettezza dei tempi di comunicazione, era già stata decisa dall'amministrazione. Vogliamo sperare - ha concluso Aquilini - che tali riunioni, pur non frequenti, servano in futuro a stabilire un clima di reciproca e sincera collaborazione che vada a vantaggio di tutti i soggetti coinvolti, a partire dalle famiglie dolenti”.
Salme al Verano, Ama: “Colpa di un problema tecnico”
“L'accoglienza di alcune salme al cimitero Verano prima della cremazione, disposta oggi, è una misura assolutamente temporanea che non comporterà nessun aggravio o costo aggiuntivo per le famiglie dei defunti” - assicura Ama Cimiteri Capitolini interpellata da RomaToday. “La direzione sta già risolvendo il problema tecnico che ha consigliato di utilizzare per qualche giorno le disponibilità di spazi presso il cimitero monumentale. Già entro questa settimana si conta di poter ripristinare l'accoglienza presso il cimitero Flaminio, dove si trova l'impianto crematorio” - assicura l'azienda spiegando che l’impianto crematorio del Flaminio funziona attualmente su 4 linee. "Sono, infatti, in corso i necessari e programmati lavori di manutenzione (da fine febbraio a luglio) che interessano di volta in volta una singola linea. Ama-Cimiteri Capitolini, in stretto raccordo con l’amministrazione di Roma Capitale, sta profondendo il massimo sforzo, con l’attivazione di turni supplementari e festivi sulle 4 linee attive. L’obiettivo è quello di garantire, già da questa settimana, oltre 300 cremazioni".
Rassicurazioni che arrivano anche dal Campidoglio: “I temporanei rallentamenti dei servizi di cremazione presso il Cimitero Flaminio, dovuti a guasti tecnici verificatisi in concomitanza agli interventi di periodica manutenzione su una linea dell’impianto, sono in via di risoluzione e in pochi giorni si tornerà alla normale capacità del servizio. Al nostro insediamento, proprio sui Servizi Cimiteriali, - ha sottolineato Sabrina Alfonsi, assessora all’Agricoltura, Ambiente e Ciclo dei rifiuti di Roma Capitale - abbiamo riscontrato una situazione di gravissima inefficienza e di carenza gestionale, con una ricaduta pesantissima su tante famiglie di romani. Il nuovo management di AMA ha raggiunto in pochi mesi risultati notevoli sulla riduzione dei tempi di attesa scesi da 30 a 7 giorni ma, data la complessità e i tempi necessari alla realizzazione dei nuovi impianti previsti dalle Linee strategiche di sviluppo e innovazione per la rete dei cimiteri di Roma approvate dalla Giunta capitolina lo scorso febbraio, stiamo vagliando la possibilità di adottare anche soluzioni tecniche alternative, già sperimentate con successo in Europa nella triste fase di picco della pandemia, per incrementare il numero delle cremazioni”.
Cimiteri capitolini: attesa per il piano da 7 milioni
Intanto, in attesa dell’avvio del piano da 7 milioni di euro promesso dal Campidoglio per la riqualificazione dei cimiteri capitolini e l’implementazione dei servizi funebri e cimiteriali, i romani che sceglieranno di cremare i propri cari defunti in impianti fuori città si ritroveranno di fronte al rincaro dei prezzi.
Cremazioni fuori Roma: aumenta il prezzo
“Un aumento da 218,55 euro” - dice il consigliere della Lega in Assemblea Capitolina, Fabrizio Santori. “Torna il balzello dell’istruttoria, confezionato da Ama a carico delle famiglie che richiedono di cremare il corpo dei loro cari in impianti diversi da quello di Roma. Questo dal primo aprile e non è un macabro scherzo: le pratiche costano di più, senza preavviso, e anzi, la tariffa maggiore viene applicata anche a chi è in attesa fin da prima di quella data”. Immediata la richiesta di chiarimenti e trasparenza su quanto accade, “con urgente convocazione delle commissioni capitoline preposte”.