A Roma e nel Lazio apriranno i cimiteri per cani e gatti
Gli animali di grossa taglia, una volta sepolti, non potranno essere esumati prima di 10 anni. Ecco cosa prevede la legge regionale
Una tomba per custodire le spoglie dell’animale da compagnia. E’ questa l’iniziativa cui sta lavorando la regione Lazio, attraverso un’apposita proposta di legge.
Una sensibilità trasversale
L’intenzione di realizzare dei cimiteri dedicati agli animali da compagnia non è nuova. Già nel 2018 era stata presentata, dall’allora capogruppo pentastellata Roberta Lombardi e dalla gran parte dei consiglieri grillini, un’apposita proposta di legge. L’anno successivo una richiesta simile, quindi inerente sempre la tumulazione degli animali domestici, è stata formulata dai consiglieri di centrodestra Fabrizio Ghera, Chiara Colosimo e Giuseppe Emanuele Cangemi. Le due proposte sono state recentemente accorpate, dando vita ad un testo unico.
L'obiettivo della legge
L’attuale proposta mira ad assicurare “assicurare la continuità del rapporto affettivo dei proprietari con i loro animali, anche dopo la loro morte” si legge nel dispositivo. Per farlo è prevista l’istituzione di veri e propri cimiteri, che possono essere realizzati e gestiti sia da enti pubblici che privati, una volta che abbiano ottenuto l’autorizzazione del comune e della Asl.
Inumazione e tumulazione col proprietario
Nei cimiteri le spoglie degli animali possono essere inumate. Ma è anche previsto, nel caso di incenerimento, che le ceneri spossano esser disperse sul terreno o interrate. La legge prevede anche che gli animali possano stare insieme al loro proprietario, se da parte di quest’ultimo ne è stata fatta richiesta. In questo caso i cani ed i gatti, una volta cremati, possono “essere tumulati in teca separata” ma “nello stesso loculo del defunto o nella sua tomba di famiglia”.
L'esumazione
La legge regionale non si riferisce solo a cani e gatti, ma a “tutti gli animali appartenenti ad una specie abitualmente nutrita e detenuta” quindi anche, come espressamente specificato, a “criceti, uccelli da gabbia e altri piccoli animali”. La dimensioni dell’animale d’affezione rappresentano inoltre un aspetto tutt’altro che secondario. Per animali di grossa taglia infatti, l’esumazione delle spoglie non è consentiti prima che siano decorsi 10 anni dal suo trapasso. Se piccoli, invece, devono passarne almeno 5. La proposta di legge dovrà superare il vaglio della commissione sanità e successivamente del consiglio regionale. Una volta approvata consentirà al Lazio di recuperare il gap con le regioni, come l'Emilia Romagna o la Lombardia, dove i cimiteri per gli animali da compagnia esistono già da alcuni anni.