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La Polizia chiude la notte: solo 10 commissariati saranno aperti h24

Tagli della Questura, ancora solo ufficiosi, che dovrebbero entrare in vigore nel giro di pochi giorni. Preoccupati i sindacati: "Così si riduce il presidio sul territorio, agenti dimezzati del 50%"

Solo 10 commissariati di Polizia su 39 resteranno aperti h24. Di notte, più della metà chiuderà i battenti. Il provvedimento, diffuso ancora solo in via ufficiosa, arriva dalla Questura, e segue disposizioni dettate dal Viminale in materia di spending review. I sindacati lo conoscono già nel dettaglio e lo contestano sia nei contenuti - "sono tagli inaccettabili" - che nella forma - "nessuno li ha discussi con noi". A illustrarcelo Gianluca Guerrisi, segretario generale provinciale aggiunto di Consap Roma, che non ha dubbi: "Siamo di fronte a una scelta che porterà a un'inevitabile riduzione del controllo territoriale". Vediamolo nel dettaglio. 

I NUOVI 'POLI' ATTIVI H24 - Su 39 commissariati presenti sul territorio, solo 10 saranno aperti al pubblico anche di notte, si chiameranno 'poli'. Sono Trevi-Campo Marzio e Viminale nel I Municipio, San Lorenzo nel II, San Basilio nel IV, Primavalle nel XIV, Casilino nel V, Esposizione nell'IX, San Paolo nell'VIII, Fidene nel III e Ponte Milvio nel II. Poi ci sono quelli sul litorale, Ostia, Anzio e Civitavecchia e quello di Albano ai Castelli. Qui e solo qui i romani potranno recarsi a denunciare un furti, uno scippo, una rissa, una violenza, vista o subita.  

CHI CHIUDE - A serrare i battenti dalle 20 alle 8 invece saranno i commissariati ubicati per lo più nei territori di periferia. Così, solo citare qualche caso, il XII Municipio, da Porta Portese a Maccarese, resterà quasi del tutto scoperto con la chiusura notturna degli uffici di via Cavallotti e di via Portuense. Nel V gli abitanti faranno a meno degli uffici di Torpignattara, Porta Maggiore e Prenestino, nel VII di San Giovanni e Tuscolano. Con non poche preoccupazioni da parte dei minisindaci, che hanno già lanciato l'allarme sicurezza insieme ai sindacati. 

CONSEGUENZE - Se infatti per Questura e Viminale tagliare i presidi significa ottimizzare le risorse disponibili, magari rafforzando i controlli di eventi sportivi e cortei in vista dell'ennesimo autunno 'caldo', per i sindacati equivale a non poter garantire nel quotidiano lo stesso controllo del territorio. Con sostanzialmente due effetti. Il primo: scoraggiare i cittadini dallo sporgere denuncia. 

"Abbiamo già ricevuto un sacco di telefonate dai Comitati di Quartiere - spiega Guerrisi - si chiedono tutti come faranno i residenti, su chi potranno contare per difendersi dai delinquenti, ladri e ladruncoli notturni. La paura vera è che si ricorra a metodi di autogestione della sicurezza". 

Il secondo: l'inevitabile diminuzione delle forze in campo. "Secondo dati forniti dalla Questura la task force di agenti disponibili sarà di 600 poliziotti - continua Guerrisi - la metà di quelli che ci sono adesso". E anche le volanti impegnate di notte saranno necessariamente in numero inferiore. Se infatti 15 sono quelle disponibili per ogni turno (giornaliero, pomeridiano, serale e notturno) fornite dal Reparto Volanti, a queste si affiancano normalmente anche 12 "volantine" che arrivano proprio dai commissariati. 

Senza contare che per i sindacati piove sul bagnato. "Siamo già in seria difficoltà, abbiamo pochi uomini, le volanti sono in pessime condizioni, non abbiamo gli strumenti per svolgere le attività amministrative quotidiane, dai computer alla cancellaria. L'ultima cosa che ci serve è un taglio dei presidi". 

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