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Malagrotta, countdown per la chiusura: "Sarà un parco con 100 mila alberi"

Lo ha annunciato il sindaco Marino al termine del vertice con il ministro Orlando e il presidente della regione Zingaretti. Si va avanti con Falcognana: "Ci andremo il 1 ottobre"

Chi credeva di non campare abbastanza per vedere chiudere Malagrotta forse dovrà ricredersi. Salvo imprevisti dell'ultima ora, sempre possibili come la storia ci insegna, la più grande discarica d'Europa chiuderà. Nessuna proroga, l'ha ribadito il sindaco Marino dopo un vertice di ieri con il ministro Orlando e con il presidente del Lazio, Zingaretti. E il terreno verrà trasformato in un parco con 100 mila alberi. 

"Il processo inizierà a ottobre e non ci saranno proroghe. Poi dobbiamo definire alcuni aspetti tecnici su cui il commissario e il prefetto devono ancora darci informazioni". Il primo cittadino è stato chiaro, e per il post Malagrotta si va avanti su due fronti: Falcognana dal un lato, nonostante la bocciatura della Commissione Ambiente, e rifiuti fuori dal Lazio dall'altra. 

PRONTO IL DECRETO PER FALCOGNANA - A Falcognana sono in corso gli ultimi accertamenti, ma l'ok definitivo, con il decreto del ministro, dovrebbe arrivare la prossima settimana. I tempi per l'autorizzazione, secondo Orlando, sono "lo stretto necessario. Stiamo lavorando per cercare di recepire le indicazioni che vengono dal territorio". 

Marino sottolinea che a Falcognana "il numero di camion" utilizzati per trasportare parte dei rifiuti trattati della Capitale sarà "ridotto da 60 a 12". Mentre Zingaretti conferma che "l'obiettivo resta quello di andare a Falcognana dal primo ottobre". Puntuale arrivano le critiche del capogruppo del Pdl alla Camera, Renato Brunetta, che definisce "irresponsabili" le dichiarazioni di Zingaretti. 

RIFIUTI FUORI DAL LAZIO - Quanto alla parte dei rifiuti trattati che, invece, si intendono inviare fuori dal Lazio, Marino spiega: "Penso che entro domenica saranno aperte le buste per la gara condotta con la normativa europea e per l'altra veloce con inviti, che serviranno a farci comprendere quanti rifiuti della nostra città possono essere inviati altrove".

Sia il sindaco, sia il governatore parlano della chiusura di Malagrotta come di un fatto storico: "Quella di oggi è stata un'utile riunione di lavoro, si va avanti raccogliendo le varie istanze per limitare le difficoltà di impatto sui territori per raggiungere un obiettivo storico, dopo oltre trent'anni chiudere Malagrotta", dice Zingaretti. 

PROTESTE - Ma le proteste contro il sito di Falcognana sono sempre dietro l'angolo: oggi dal Presidio No Discarica Divino Amore lanciano "un appello ai residenti della zona ma anche a tutti i romani: lunedì 30 settembre vogliamo raggiungere quota 10.000 persone al presidio, al km 15,300 della via. Sabato sfileremo in corteo da piazza della Repubblica a Piazza SS Apostoli".

Mentre il presidente del municipio interessato Andrea Santoro annuncia: "Per garantire la sicurezza su via di Porta Medaglia, è nostro dovere chiudere la strada al traffico pesante e attuare il divieto di transito su via Ardeatina tra il km 11,8 ed il 14,4".

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