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“Malagrotta? Diventerà Buonagrotta. Albano? Sarà una centrale elettrica”

Manlio Cerroni, patron di Malagrotta, davanti alla commissione parlamentare d'inchiesta sulle attività illecite legate al ciclo dei rifiuti parla del futuro dei rifiuti nel Lazio

L'alternativa a Malagrotta? "Ci sono progetti per trasformare le ex cave di Riano in discariche". A parlare è uno che di rifiuti se ne intende, il patron di Malagrotta, ovvero "Re" Manlio Cerroni che oggi ha parlato davanti alla commissione parlamentare d'inchiesta sulle attività illecite legate al ciclo dei rifiuti che ha convocato diversi esponenti a deporre.

Raccogliere informazioni approfondite sul ciclo dei rifiuti nel Lazio e su eventuali attività illecite. Per questo si è riunita questa mattina la commissione parlamentare d'inchiesta sulle attività illecite legate al ciclo dei rifiuti per un'audizione di diversi rappresentanti, istituzionali e non, del territorio.

RE MANLIO E MALAGROTTA
- Manlio Cerroni ha svelato progetti futuri per quanto riguarda il problema rifiuti. Progetti non suoi evidentemente, vista che si sta parlando delle alternative a Malagrotta: "Nel giorno in cui andranno in funzione gli impianti non ci sarà più bisogno della mega discarica di Malagrotta. Ci sono soluzioni alternative a Monti dell'Ortaccio, nelle ex cave di Riano e di Roma sulla Salaria. E' stato presentato un progetto per trasformare le ex cave di Riano in discariche".

Secondo Cerroni, "Malagrotta diventerà Buonagrotta per il servizio che ha reso a Roma e alle altre Province. Quando sento che Regioni a noi vicine o lontane sono state in crisi, o forse ci sono ancora ha aggiunto, noi abbiamo il privilegio di aver affrancato la Regione Lazio".

RE MANLIO E ALBANO
- Chiusa Malagrotta però Cerroni non uscirà di scena. Interpellato sul gassificatore di Albano Cerroni si è mostrato entusiasta: "Sarà l'impianto top a livello mondiale. Non faremo un inceneritore ma una centrale elettrica che, al posto di essere alimentata a metano o a olio combustibile, è alimentata a combustibile da rifiuti". Cerroni, con la sua Co.la.ri. sarà tra gli artefici dell'inceneritore.

Il gassificatore di Albano attualmente è autorizzato per 160 mila tonnellate di cdr, ma secondo Cerroni, "potrà arrivare anche a 180 mila".

"L'impianto di Albano nasce per essere alimentato a cdr da Rocca Cencia e Salaria ma in mancanza di questo" - spiega Cerroni interpellato dalla commissione - può essere alimentato anche a rifiuto tal quale, dalla frazione secca, solo che a quel punto non sarà piu un impianto di produzione di energia ma di smaltimento di rifiuti".

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