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Giovedì, 21 Settembre 2023
Politica

Chiude il centro di via Ramazzini, Croce Rossa: "L'emergenza è la vita in strada"

Solo otto le persone fragili ricollocate su 170. Mentre il Campidoglio pubblica i dati del piano freddo. Baldassarre: "Sistema rinforzato"

Il freddo è finito, il piano di accoglienza per i senza tetto è agli sgoccioli, e il Campidoglio dà i numeri: 381 posti per l’accoglienza notturna e 246 per l’accoglienza diurna tra il 1 dicembre e il 30 aprile. Un sistema, in emergenza, "rafforzato e migliorato" secondo la definizione dell'assessore al Sociale Laura Baldassarre, che però fa i conti nell'ordinario con un'assistenza insufficiente. A denunciare un quotidiano che non funziona è la Croce di Rossa di Roma, con altri numeri che viaggiano in parallelo. 

Nei giorni scorsi il tentativo, fallito, di ricollocare i clochard che hanno lasciato i posti letto allestiti nel centro di via Ramazzini proprio per il gelo dell'inverno. Secondo le cifre della presidente Debora Diodati, solo otto senza fissa dimora su 170 presenti (35 i più fragili segnalati alla Sala Operativa Sociale) hanno trovato un'alternativa. Tutti gli altri sono di nuovo in strada. 

"Il Piano Freddo ha integrato il sistema ordinario di accoglienza capitolina che ogni giorno, durante tutto l’anno, ospita oltre mille persone, togliendole dalle strade" esultano dal Campidoglio, raccontando di una macchina organizzativa assolutamente efficiente "che, ogni mese fornisce 1.442 pasti presso le strutture e 600 pasti a domicilio". E ancora, "ogni giorno assicura a oltre mille persone un posto letto, un pasto caldo, una doccia, abiti puliti, coperte, consulenza legale, assistenza sociale, supporto nella ricerca di un impiego e la possibilità di iniziare un percorso di affrancamento dalla condizione di fragilità e di raggiungimento dell’autonomia"

Poi sempre il Comune ricorda i giorni dell'emergenza neve e gelo: "In 3 giorni sono stati attivati, in via straordinaria, quasi 600 nuovi posti per l'accoglienza notturna delle persone senza dimora e in condizioni di fragilità. Tra le nuove strutture allestite, due locali da 30 posti ciascuno presso le stazioni di Termini e Tiburtina grazie ad un’intesa con Ferrovie dello Stato". 

Ma il problema dell'accoglienza in regime ordinario rimane, e per la Croce Rossa l'offerta fornita è assolutamente insufficiente. "Si ragiona sempre e soltanto di freddo o caldo, quello che manca è una una qualche progettualità - dichiara a RomaToday Debora Diodati - i senzatetto che abbiamo dovuto mandare via ieri erano stati aiutati e avviati alla ricerca di un lavoro, un intervento che ora diventa vano, E' urgente che il Comune apra un tavolo di confronto con le associazioni. Noi, per parte nostra continueremo a fare quanto possiamo ma è finito il tempo delle parole. Urgono fatti concreti". 

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