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Chiude la discarica dell'Inviolata: Rubeis dichiara guerra a Zingaretti

Il primo cittadino ha emesso un'ordinanza "contigibile e urgente" che chiude i cancello dell'invaso con effetto immediato. La Regione Lazio invece aveva dato l'assenso a continuare a versare rifiuti trattati

L'aveva annunciata e questa mattina è arrivata: con un'ordinanza “contigibile e urgente” il sindaco di Guidonia Montecelio, Eligio Rubeis, chiude la discarica dell'Inviolata. A partire da oggi il tal quale e gli inerti dei 49 comuni dell'Ato non potranno più essere versati nell'invaso cornicolano. La decisione, presa in base all'art. 191 del decreto legislativo 152 del 2006, meglio conosciuto come testo unico in materia ambientale, è stata presa per motivi sanitari. Il sindaco di centrodestra quindi fa guerra alle decisioni alla Regione Lazio che, dietro trattamento del rifiuti nell'impianto ciociaro di Colfelice, ha previsto di continuare a smaltire i rifiuti nell'invaso.

“La base sulla quale la ordinanza è stata costruita, in netta controtendenza con quanto disposto ieri l'altro dalla Regione Lazio, dal suo presidente Nicola Zingaretti, dall'assessore all'Ambiente Michele Civita, è che dalle risultanze effettuate negli uffici comunali la discarica è esaurita e non, come sostenuto da Zingaretti e Civita, ancora disponibile ad accogliere lo sversamento di 10mila tonnellate di rifiuto, seppur inerte, nell'ultimo sesto invaso dove una proroga dell'agosto scorso, a firma del vicepresidente della Regione Lazio, Massimiliano Smeriglio, aveva autorizzato un ulteriore abbancamento di tal quale” si legge nel comunicato stampa.

Continuare a versare i rifiuti nella discarica dell'Inviolata potrebbe, secondo quanto dichiara Rubeis, diventare fuorilegge. La zona infatti è stata oggetto di diverse analisi che hanno sollevato l'inquinamento ambientale dell'area. “Abbancare rifiuti pur trattati in un'area attualmente interessata da un piano di caratterizzazione, approvato con determina dirigenziale del settembre 2012 del comune di Guidonia Montecelio per la quale è in corso la conferenza dei servizi ai sensi del quarto comma dell'art. 242 del testo unico sull'ambiente, che, quindi, consentire un ulteriore abbancamento di rifiuto, seppur trattato, ma non proveniente da raccolta differenziata come ancora previsto da direttiva regionale, risulterebbe in contrasto con gli indirizzi normativi e in particolare con il decreto legislativo 36 del 13 gennaio 2003”.

Rubeis attacca frontalmente l'amministrazione regionale: “Oggi Eligio Rubeis prende una decisione di rottura rispetto le linee regionali, lo fa per il bene dei cittadini, scegliendo di dissentire (anche) dalle prospettive regionali di utilizzazione dell'impianto di Tmb da metà marzo, un impianto senza autorizzazione di legge né discarica di servizio. La Regione fa forzature a beneficio dei comuni inadempienti e contro gli interessi della città di Guidonia Montetecelio soprattutto quando annuncia, d'accordo con il gestore dell'impianto di Tmb, Colari-Ecoitalia '87, che da metà marzo esso potrà essere a disposizione dei comuni che ancora trattano il tal quale. Non ci siamo” continua la nota.

Nel mirino del sindaco del comune cornicolano tre questioni. La prima è che “la società Ecoitalia '87 srl ritiene siano ancora utilizzabili spazi per circa 10mila tonnellate da allocare nel sito in coltivazione”. Ma secondo l'amministrazione questo spazio è ormai esaurito. Inoltre secondo il sindaco di Guidonia “la circolare ministeriale del 6 agosto 2013 precisa la natura equipollente della raccolta differenziata,  in contrasto con quanto disposto dalla Regione Lazio nella direttiva dell'8 febbraio con la quale dispone di “rispedire” gli inerti post lavorazione dei 48 comuni all'Inviolata”. Infine secondo Rubeis “ulteriori abbancamenti dovrebbero essere autorizzati da un rinnovo della ordinanza Smeriglio che scade però questa sera a mezzanotte”.

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