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#chiedoalsindaco | Dalla stazione Quattroventi alle strade groviera di Massimina: il XII municipio interroga Marino

Questo sabato la rubrica #chiedoalsindaco raccoglie voci dal XII municipio. Monteverde, Porta Portese, la periferia di Massimina. Le domande dei cittadini e le risposte del sindaco Marino

Una stazione che aspetta da 10 anni il suo progetto di restyling, un terreno che ospitava sfasciacarrozze e che nei sogni dei cittadini vorrebbe trasformarsi in parco, un mercato rionale abbandonato al degrado nel cuore del quartiere. E ancora la periferia dimenticata, quella fatta di strade piene di buche e di immondizia, dove i cittadini pagano Tasi e quota dei consorzi di gestione, una doppia imposta per zero servizi. Il sesto appuntamento con la rubrica #chiedoalsindaco raccoglie voci dal XII municipio. Monteverde, Porta Portese, Massimina. Le domande dei cittadini e le risposte del sindaco Marino.  
 
STAZIONE QUATTROVENTI - "Abbiamo bisogno di lei per accelerare le procedure che garantiscano al più presto il passaggio di consegne, la messa in sicurezza dell'area e lo stanziamento a bilancio dei fondi necessari per l'opera". Dalla stazione Quattroventi la presidente del comitato Monteverde Quattroventi, Licia Donati Perelli, invita il primo cittadino a non dimenticare gli impegni presi per lo scalo ferroviario del quartiere. 

Conclusi i lavori dello snodo nel 2006 si cominciò subito a parlare di progetto di riqualificazione dello spazio esterno, ma a distanza di quasi un decennio non è ancora avvenuto il passaggio di consegne da Ferrovie dello Stato, proprietaria del terreno, a Comune e municipio, senza il quale non è possibile nessun intervento. C'è un tavolo di confronto aperto, e l'assessore all'Urbanistica, Giovanni Caudo, ci ha messo la faccia in più occasioni. Il sindaco conferma e dà scadenze: "Il passaggio avverrà entro l'estate, e il parco sarà completato entro il Giubileo. Una promessa mantenuta, ci siamo quasi".

La stazione Quattroventi aspetta il suo restyling
"Sindaco acceleri le procedure"

VIA PORTUENSE: "AREA EX SFASCI DIVENTI UN PARCO" - Anche su via Portuense, a pochi passi da Largo Toja, si parla di riqualificazioni, stavolta però mai neanche progettate. Una vecchia area demaniale che ospitava autodemolitori è abbandonata da tempo. I cittadini chiedono che diventi fruibile, che si trasformi in un giardino, magari con una pista ciclabile collegata a quella già esistente sul Tevere. "Anche il municipio XII ha votato una delibera a riguardo" spiega Mauro Silenzi, de La Voce di Porta Portese. Non ci sono le risorse? "Suggerisco al sindaco di utilizzare gli oneri concessori dovuti al Comune dal costruttore Bonifaci che ha realizzato l'edificio di via Bettoni", pochi metri più avanti. 

La soluzione però non sembra quella giusta. "Quelle risorse sono già state utilizzate - risponde il sindaco - per la realizzazione di un asilo nido al piano inferiore della palazzina, un asilo che apriremo entro luglio". Ciò detto, l'idea della ciclabile non viene esclusa. Si potrebbe fare, ma qui è il sindaco a chiedere l'aiuto dei cittadini. "Dovremmo valutare la possibilità di trasferire i banchi del mercato rionale verso la stazione Trastevere, potrebbe darci una mano a discutere dell'eventualità con la cittadinanza".

Prima gli sfasci ora l'abbandono
A quando un parco pubblico nell'area di via Portuense?

IL MERCATO DI SAN GIOVANNI DI DIO - Restando in tema di abbandono e degrado, a Monteverde Nuovo il mercato rionale è oggetto di denunce e appelli da almeno un ventennio. "Il mercato di San Giovanni di Dio è una struttura fatiscente che necessità di interventi al più presto. Sono anni e anni che i residenti aspettano un progetto. Quando arriveranno i fondi?". Valeria è residente nel quartiere, conosce bene la vicenda del mercato rionale ridotto a latrina. Anche al sindaco sono note le condizioni disastrose in cui versa il plateatico. 

"Da sindaco ma anche da semplice cittadino sono stato più volte in quella struttura. Era previsto un progetto di costruttori privati ma le costruzioni previste sono di un impatto urbanistico inaccettabile per il quadratne". Il riferimento è a un vecchio piano degli anni '90, ripreso in mano dalla giunta Alemanno e dall'ex minisindaco Bellini. Un project financing con risistemazione di piazza e mercato in cambio di una costruzione multipiano con annesso parcheggio interrato. Un "ecomostro" per molti, osteggiato dagli stessi operatori e alla fine rimasto sulla carta. 

Che ne sarà della struttura? Il sindaco non ne fa mistero. "Servirebbero 3 milioni e mezzo di euro almeno per la riqualificazione". E le casse comunali, si sa, non navigano nell'oro. 
 

Mercato di San Giovanni di Dio nel degrado da 20 anni
A quando la riqualificazione?

CHI PENSA ALLA PERIFERIA? - Ultima voce arriva dalla periferia del XII. A Massimina i problemi sono altri. Non ci sono mercati da rimettere a nuovo nè stazioni da trasformare in parchi pubblici. Qui sono le strade a essere impraticabili. Buche ovunque e immondizia che nessuno raccoglie sono in cima alla black list di un quadrante che è lontano dalla vita cittadina. E, forse, dimenticato. Antonio, un residente, si appella al primo cittadino per denunciare ancora una volta un immobilismo intollerabile. "Sindaco aveva promesso che si sarebbe occupato anche delle periferie. Qui tutto è in mano ai consorzi stradali che dovrebbero occuparsi della manutenzione delle vie, ma nel quartiere non funziona niente. Paghiamo i consorzi e paghiamo le Tasi, per usufruire di servizi che sono al limite della decenza". 

"Purtroppo Massimina è tra le periferie dove negli ultimi 30 anni si è permesso a imprenditori privati di costruire senza ricevere in cambio le somme necessarie per i servizi ai cittadini" risponde il sindaco, che ammette problemi e difficoltà. "E' così che zone come Massimina si sono ritrovati senza fogne, rete idrica, rete elettrica". Ma la responsabilità è nel passato, e in chi, il sindaco lo sottolinea con chiari riferimenti a quanto scoperchiato dalle inchieste della magistratura, "i soldi se li è rubati". E, se soluzioni in tasca a breve termine sono quanto meno difficili da realizzare, resta la garanzia che "con la nostra amministrazione le cose stanno totalmente cambiando". 

"Gli assessori Caudo e Pucci (urbanistica e lavori pubblici, ndr) stanno lavorando per dare una nuova impronta alla gestione di territori come Massimina" conclude il sindaco. Intanto però "voglio dare due buone notizie, presto avremo la possibilità di una stazione ferroviaria e poi l'incrocio della Fm3 e Fm5 con le linee metropolitane di Roma. Quando avremo realizzato queste connessioni su ferro, Massimina sarà a un passo dal centro della città". 

Massimina periferia dimenticata
"Sindaco quando si occuperà di strade e immondizia?"

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