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Chi sono i grillini romani che sognano il Parlamento. Escluso Paolo Ferrara

Il consigliere Cinque Stelle si era auto candidato, ma la regola del doppio mandato lo ha tenuto fuori dai giochi

Sono oltre duecento i candidati romani alle parlamentarie del Movimento Cinque Stelle, in corso proprio in questo martedì 16 agosto fino alle ore 22. Chi otterrà più preferenze dalla base degli attivisti entrerà nelle liste del proprio collegio e avrà la possibilità di essere eletto alla Camera o al Senato dopo il voto del 25 settembre. 

Dalla Capitale diversi deputati uscenti ed ex consiglieri tentano la scalata (o la riconferma). Non c'è Paolo Ferrara, consigliere d'opposizione. Il portavoce di Ostia si era auto candidato a inizio agosto annunciandolo su Facebook, ma subito la sua decisione era diventata argomento di discussione - anche feroce - nelle chat pentastellate. Eletto per la prima volta nel X municipio 9 anni fa, era diventato consigliere comunale nel 2016 grazie al successo di Virginia Raggi, mentre a ottobre 2021 aveva strappato le preferenze sufficienti per essere riconfermato nonostante l'ex prima cittadina fosse rimasta mestamente fuori dal ballottaggio. Secondo la regola del doppio mandato non avrebbe potuto. Ferrara non considerava - e continua a non considerare, come testimonia il post Facebook del 16 agosto con il quale ha annunciato la sua non candidatura - il mandato municipale come "mandato zero", essendo durato meno di un anno e mezzo a causa dello scioglimento. Per lo stesso motivo, il leader politico Giuseppe Conte ha tenuto fuori anche Raggi stessa. 

Andando a vedere chi è invece correttamente candidato - ogni attivista potrà esprimere fino a 3 preferenze nel suo collegio di riferimento - i nomi che spiccano sono quelli di tre deputati uscenti: Francesca Flati, Manuel Tuzi e Francesco Silvestri. Tutti e tre romani, i primi due sono under 40, tutti entrati alla Camera nel 2018. Flati, paladina dei diritti degli animali, sostituì Gianluigi Paragone a capo della commissione di vigilanza Rai, dopo l'espulsione dell'ex conduttore televisivo dal Movimento. Silvestri dal 29 luglio è capogruppo alla Camera del M5S al posto del dimissionario Davide Crippa. Per Silvestri, a differenza degli altri due, il passaggio al secondo turno (le urne) è praticamente una formalità: Conte ha chiesto, per lui e altri 14, un'approvazione veloce da parte della base, essendo membri del suo listino bloccato. 

Dall'ex aula Giulio Cesare tentano il salto in Parlamento Carola Penna, Eleonora Guadagno, Carlo Maria Chiossi e Giuliano Pacetti. C'è anche Andrea Venuto, che per Roma Capitale ha svolto il ruolo di delegato dell'ex sindaca Raggi alla disabilità. Tutti quanti provano ad essere inseriti nelle liste del collegio Lazio 1. Dal II municipio c'è Elisabetta Gagliassi, architetto, candidata presidente nel 2021, oggi consigliera d'opposizione, unica rappresentante dei Cinque Stelle a via Dire Daua. Dal III Simone Proietti (consigliere d'opposizione dal 2013 al 2015) e Roberto Monaldi, eletto nel 2016 con la vittoria di Roberta Capoccioni, fatta cadere dai fuoriusciti dai Cinquestelle nel 2018. 

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