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Scontro Ama-sindacati. Cgil: "Aumenti di stipendio occulti in azienda. Pronti a esposto alla Corte dei Conti"

La replica: "Emolumenti non elargiti 'ad personam' ma connessi alle posizioni organizzative ricoperte che prevedono assunzioni di responsabilità". Zaghis: "Attacchi pretestuosi"

"Pensavamo che, dopo lo scivolone di Zaghis sugli aumenti occulti a dirigenti e quadri, non avremmo rivisto certi orrori. Parliamo di un metodo già usato in Ama nel periodo Panzironi. Stipendi aumentati fuori dalle regole contrattuali e senza trasparenza. Questa volta tocca ai capi area, ai quali l'amministratore unico ha concesso un'indennità di 8.000 euro annue, retroattive all'1 Marzo". Così in una nota Giancarlo Cenciarelli, segretario generale della Fp Cgil Roma e Lazio, e Natale Di Cola, segretario regionale della Cgil di Roma e del Lazio tornano all'attacco dei vertici di Ama, l'azienda pubblica dei rifiuti romana, denunciando aumenti di stipendi per i capi area. 

"Chiederemo alla Corte dei Conti se questa decisione, come quelle passate sugli aumenti per dirigenti e quadri, sia conforme alle norme - spiegano - ci preoccupa inoltre il silenzio della sindaca, immobile rispetto a un simile ritorno al peggior passato". "La scelta dei tempi - aggiungono i due sindacalisti - è sempre sospetta. I primi aumenti arrivarono in piena emergenza Covid. Questi arrivano a ridosso di ferragosto. E come sempre si mettono nel tritacarne i dipendenti. Perchè certe scelte padronali potrebbero essere operate dentro le regole attraverso la contrattazione, per riconoscere indennità in modo trasparente e dare opportunità di carriera attraverso le selezioni. Invece in Ama si opera nell'ombra". 

Zaghis: "Attacchi pretestuosi"

Pronta la replica dell'amministratore unico Stefano Zaghis, da mesi in pieno scontro con i rappresentanti sindacali. "Sono sinceramente stupito di questi continui attacchi da parte di alcuni esponenti sindacali che, a fronte di un piano strategico di valorizzazione delle risorse aziendali, parlano in modo pretestuoso e ben poco argomentato di manovre occulte e operazioni nell'ombra" commenta Zaghis. "Tutta la comunità aziendale sta portando avanti un lavoro straordinario volto a rilanciare quel grande patrimonio della città e di tutti i romani rappresentato da Ama. Proprio in quest'ottica - conclude l'au - è fondamentale assicurare la valorizzazione delle professionalità strategiche anche in ragione del fatto che, per anni, molti manager in uscita non sono mai stati rimpiazzati con risorse fresche". 

Con una nota poi Ama ha spiegato: "Va specificato che si tratta di emolumenti non elargiti 'ad personam' ma strettamente connessi alle posizioni organizzative ricoperte che prevedono l'assunzione di responsabilità legate a rilevanti deleghe di funzione, nonchè incarichi di gestione e controllo delle attivita' di raccolta rifiuti, pulizia e decoro, comprese quelle effettuate da prestatori esterni". E ancora: "Ama Spa è fortemente impegnata in una articolata opera di riorganizzazione del capitale umano aziendale a cui si accompagna il nuovo piano di assunzioni recentemente approvato da Roma Capitale dopo ben 7 anni di blocco del turn over". 


 

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