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Sabato, 20 Aprile 2024
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Pini tagliati, via i ceppi dai marciapiedi: è il primo passo per nuove piantumazioni

La Sindaca rivendica l’intervento: “E’ un’operazione molto importante. Così sarà possibile piantare altri alberi”

In via di San Gregorio dei pini tagliati non sono rimasti neppure i tronchi. Dal marciapiede sono state già rimosse anche le ceppaie perchè lì, in un’area vincolata, gli alberi abbattuti andranno sostituiti.

La rimozione dei ceppi

Non c’è soltanto l’intervento messo in campo sulla strada che collega il Colosseo con il Circo Massimo. “Passeggiando per la città avrete sicuramente notato le squadre dei nostri giardinieri che rimuovono i ceppi, quelle parti dei tronchi che restano in strada o sui marciapiedi quando gli alberi vengono tagliati”, ha fatto notare la sindaca Virginia Raggi.

Perchè togliere i tronchi

Si tratta di un intervento “di ordinaria amministrazione” ha correttamente sottolineato la prima cittadina. Necessario non tanto in funzione del decoro urbano. Eliminare le vecchie ceppaie, è infatti “molto importante” ha rimarcato Raggi. “Se lasciati dove sono, possono provocare infezioni ad altri alberi o rappresentare un pericolo”, o anche banalmente un intralcio per i pedoni.

Il primo passo per nuove piantumazioni

Ma soprattutto, quell’operazione è importante perchè “grazie alla rimozione dei ceppi sarà possibile piantare nuovi alberi senza il bisogno di ulteriori scavi”ha aggiunto la Sindaca. Una considerazione che suona come una promessa da parte dell’amministrazione.  La rimozione dei ceppi dai marciapiedi , però, negli ultimi anni era diventato tutt’altro che ordinaria amministrazione. E lo dimostrano le opere d’arte di Andrea Gandini. In giro per la città ha trovato una quantità incredibile di materiale per forgiare, dal legno morto e dimenticato, delle sorprendenti sculture. 

“Nelle ultime settimane siamo intervenuti anche a Villa Borghese, dove abbiamo eliminato 118 ceppi”, ha dichiarato la Sindaca, a supporto della tesi che, la pratica della rimozione dei tronchi, stia ormai prendendo piede. “Operazioni analoghe  - ha aggiunto l'assessora al Verde Laura Fiorini - sono state effettuate in via Mameli, via di San Gregorio (I Municipio), via Vaglia, via Val Padana, via Conti, viale Carnaro, via Nomentana, via di Valle Melaina (III Municipio), viale Alessandrino (V), via Proba Petronia (XIII), via di Torrevecchia (XIII e XIV)”.

Le periferie: cartina di tornasole

D’altra parte, se si vuole coltivare il sogno d’una città che sia “il giardino d’Europa”, il primo passo da compiere è quello di sradicare i ceppi e procedere alla sostituzione degli alberi tagliati. Ma non solo nelle ville storiche e nelle strade che, trovandosi in aree archeologiche, sono vincolate. Quello, appunto, è ordinaria amministrazione. La cartina di tornasole per valutare il cambio di passo, eventualmente, va ricercata negli interventi da mettere in atto nei quartieri di periferia. Le sostituzioni, con alberi comparabili a quelli tagliati, vanno fatte anche lì.
 

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