Centro storico, vietato aprire nuovi minimarket e negozi di souvenir
Campidoglio pronto a votare la delibera che estende il divieto fino al 31 maggio 2023
Basta pizzerie al taglio, gelaterie, minimarket e negozi che vendono souvenir ai turisti. Nei rioni Unesco, quelli che fanno parte del centro storico, la priorità resta il decoro. Per questo l’amministrazione cittadina, a breve, prorogherà i divieti esistenti contro l’apertura di nuove attività al dettaglio.
La decisione del Campidoglio
“Stiamo lavorando alla revisione del regolamento per l'esercizio delle attività commerciali ed artigianali nella città storica, ma nel frattempo – ha spiegato Riccardo Corbucci, vicepresidente della commissione commercio - abbiamo deciso, con una delibera dell’assessora Monica Lucarelli, di estendere fino al 31 maggio 2023 il divieto di apertura di attività commerciali, artigianali alimentari e di vendita di souvenir già previsto dalla precedente Amministrazione”.
Le pronunce dei giudici
La proposta di delibera, firmata dall’assessora Lucarelli, già ha cominciato a circolare. E la maggioranza è pronta a votarla per preservare il centro storico dall’invasione di attività commerciali di cui è già saturo. A supporto del Campidoglio ci sono anche delle pronunce del Tar e del Consiglio di Stato. Secondo i giudici, che si sono espressi nel 2019 e nel 2020 sulla questione, il divieto è una misura “congrua” se il fine è quello di garantire la vivibilità di quartieri sottoposto a forte pressione commerciale e demografica.
Un divieto utile
La condizione dei rioni Unesco era stata fotografata nel 2017 in un primo studio che è stato usato per supportare la decisione di limitare la proliferazione in centro di gelaterie, minimarket e simili attività commerciali. Nel maggio del 2021 gli indici di saturazione sono stati aggiornati ed in quel contesto è emersa una riduzione del numero di attività legate alla somministrazione di alimenti e bevande. Un decremento che ha indotto l’amministrazione a giudicare efficace lo strumento scelto per limitare questi esercizi commerciali. Al punto da decidere, con la delibera preparata dall’assessora Lucarelli, di prorogare i divieti fino al 31 maggio 2023.
Un deterrente contro la malamovida
“Con l’alleggerimento della concentrazione delle attività alimentari nel Sito Unesco, puntiamo anche al contenimento dei fenomeni di assembramento e della ‘malamovida’ spesso correlati alla presenza massiva di attività commerciali e artigianali alimentari” ha aggiunto Corbucci. Nelle more di un regolamento ad hoc, l’amministrazione ha quindi deciso quale sarà la strada per garantire il decoro e la tutela del centro storico. Ed a breve, la scelta fatta, sarà formalizzata con l’apposita delibera.